Si definisce “dismenorrea primaria” il dolore pelvico non associato ad acuna patologia organica, di tipo crampiforme, che compare in occasione delle mestruazioni. Può correlarsi ad altri sintomi, come un senso di malessere generale, nauesa, astenia, insonnia. I più importanti fattori predisponenti sono la caduta dei livelli di progesterone e i conseguenti eventi infiammatori che portano allo sfaldamento e all’espulsione del tessuto endometriale.
Si tratta di un disturbo che colpisce il 45-95 per cento delle donne, a seconda degli studi. Nonostante questa elevata prevalenza, è poco studiata e spesso non adeguatamente curata: le donne stesse finiscono per accettarla come una normale conseguenza delle mestruazioni.
La review è stata condotta sugli articoli usciti dal 1944 al 2015, e indicizzati su PubMed, Google Scholar e Cochrane Library. Ulteriori studi sono stati trovati attraverso il confronto incrociato degli apparati bibliografici. Oltre al termine “dismenorrea”, sono stati ricercate le seguenti espressioni: dolore, fattori di rischio, eziologia, dolore sperimentale, dolore clinico, adenomiosi, dolore cronico, donne, ciclo mestruale, iperalgesia, soglia del dolore, tolleranza al dolore, sensibilità al dolore, reattività al dolore, percezione del dolore, sensibilizzazione centrale, qualità della vita, sonno, terapia, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
Questi, in sintesi, i risultati:
- le donne affette da dismenorrea hanno una maggiore sensibilità al dolore non solo nella fase mestruale ma anche, e questo è un dato estremamente significativo, negli altri giorni del mese;
- l’aumento della sensibilità algica predispone ad altre patologie caratterizzate da dolore cronico: in particolare, la dismenorrea è un fattore di rischio per la fibromialgia;
- la dismenorrea influisce negativamente sulla qualità della vita, sull’umore e sulla qualità del sonno;
- la terapia di prima scelta sono i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS);
- il ricorso alla terapia contraccettiva (pillola in continua) risulta ancora poco diffuso.
Gli autori concludono sottolineando come siano necessari ulteriori studi per:
- determinare se l’eliminazione della dismenorrea riduca il rischio di sviluppare altre patologie caratterizzate da dolore cronico;
- chiarire se sia possibile non solo curare, ma anche prevenire l’insorgenza delle dismenorrea nelle adolescenti.