Demenza di Alzheimer: il ruolo patogenetico della disbiosi intestinale
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14/07/2022
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Commento a: Li Y, Wang R, Li Q, Wang YJ, Guo J. Gut microbiota and Alzheimer’s disease: pathophysiology and therapeutic perspectives J Alzheimers Dis. 2021;83(3):963-976. doi: 10.3233/JAD-210381
Indagare l’impatto del microbiota intestinale sulle funzioni cerebrali e sulla patogenesi della demenza di Alzheimer: è questo l’obiettivo della review coordinata da Junhong Guo ed espressione dei Dipartimenti di Neurologia della Medical University a Shanxi e della Third Military Medical University a Chongqing, Cina. La patologia di Alzheimer è la più frequente causa di demenza negli anziani, ed è caratterizzata da un progressivo e irreversibile declino delle funzioni cognitive. I ricercatori cinesi illustrano: - il ruolo del microbiota intestinale nel funzionamento del sistema nervoso centrale; - come il microbiota regoli le interazioni bidirezionali fra intestino e cervello (gut-brain axis) attraverso percorsi neurali, endocrini e immunitari; - le alterazioni della composizione del microbiota dovute all’invecchiamento, e il loro impatto sui livelli di infiammazione sistemica e sullo stato complessivo di salute; - come la disbiosi intestinale correli con il deterioramento cognitivo e le malattie neurodegenerative; - la possibilità di impostare nuove terapie proprio a partire da tale correlazione; - il ruolo della dieta, dell’attività fisica regolare, dei probiotici e dei prebiotici nella prevenzione e nella cura della demenza di Alzheimer.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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