Anziani e demenza: il ruolo predittivo della compromissione di vista e udito
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27/07/2023
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Commento a: Hwang PH, Longstreth Jr WT, Thielke SM, Francis CE, Carone M, Kuller LH, Fitzpatrick AL. Longitudinal changes in hearing and visual impairments and risk of dementia in older adults in the United States JAMA Netw Open. 2022 May 2;5(5):e2210734. doi: 10.1001/jamanetworkopen.2022.10734.
Valutare l’incidenza dei problemi di vista e di udito sul rischio di demenza negli anziani: è questo l’obiettivo dello studio prospettico di coorte coordinato da Annette L. Fitzpatrick, del Dipartimento di Epidemiologia presso la University of Washington a Seattle (Stati Uniti). Ai lavori hanno preso parte anche ricercatori della Boston University School of Medicine e della University of Pittsburgh. E’ stato dimostrato che i problemi di udito e quelli della vista, considerati separatamente, aumentano il rischio di demenza, ma l’impatto contemporaneo di entrambi, noto come doppia compromissione sensoriale (dual sensory impairment, DSI), non è noto. Lo studio è stato condotto nell’ambito del Cardiovascular Health Study (CHS), con un follow-up massimo di 8 anni. Questi, in sintesi, i risultati: - nell’analisi dei dati sono stati inclusi 2.927 partecipanti; - età media 74.6 anni (SD 4,8); 1.704 donne (58.2%); 455 afroamericani (15.5%); bianchi 2.472 (84.5%); - rispetto all’assenza di problemi sensoriali la DSI correla con un aumento del rischio di demenza per tutte le cause (HR 2.60; CI 95% 1.66-2.06; P <0.001) e demenza di Alzheimer (HR 3.67; CI 95% 2.04-6.60; P <0.001), mentre per la demenza vascolare i dati, pur a fronte di un HR complessivo pari a 2.03, non hanno raggiunto la significatività statistica (CI 95% 1.00-4.09; P = 0.05). Lo studio indica quindi come la DSI si associ a un maggior rischio di demenza, e in particolare di Alzheimer. La valutazione dell’udito e della vista negli anziani può aiutare a identificare precocemente i soggetti a rischio più elevato.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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