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Anziani in casa di riposo: il dolore cronico e la depressione aumentano il rischio di demenza

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03/09/2020

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Makino K, Lee S, Bae S, Shinkai Y, Chiba I, Shimada H.
Combined effects of pain interference and depressive symptoms on dementia incidence: a 36-month follow-up study
J Alzheimers Dis. 2020 Jun 8. doi: 10.3233/JAD-191139. Online ahead of print
Valutare in che misura il dolore fisico cronico e la depressione accrescano il rischio di demenza negli anziani residenti in case di riposo: è questo l’obiettivo dello studio prospettico coordinato da Keitaro Makino ed espressione del National Center for Geriatrics and Gerontology di Aichi e della Japan Society for the Promotion of Science di Tokyo, Giappone.
Lo studio è stato condotto per 36 mesi su 4326 anziani non affetti da demenza alla baseline, e suddivisi in quattro gruppi:
- affetti da dolore cronico (gruppo dolore);
- affetti da sintomi depressivi (gruppo depressione);
- affetti da entrambi i disturbi (gruppo misto);
- controlli sani.
L’incidenza della demenza nei 36 mesi di follow up è:
- 6.2% nel gruppo dolore;
- 7.9% nel gruppo depressione;
- 11.3% nel gruppo misto;
- 3.2% nei controlli.
Il tasso di rischio di sviluppare una demenza (HR) è:
- 1.85 (95% CI: 1.13-3.03) nel gruppo dolore;
- 1.87 (95% CI: 1.27-2.76) nel gruppo depressione;
- 2.20 (95% CI: 1.26-3.84) nel gruppo misto.
Negli anziani residenti in casa di riposo, dunque, la coesistenza di dolore cronico e depressione espone a gravi rischi di demenza nel medio termine. Tali disturbi vanno quindi monitorati e curati con attenzione. Soprattutto l’interferenza del dolore nella vita quotidiana, su cui gli autori insistono in modo particolare, ossia l’impatto che il dolore cronico ha sulla voglia di vivere e di fare, sull’autonomia, sulla possibilità di prendersi cura di sé, va fronteggiata con adeguati strumenti terapeutici e di supporto personale, per consentire alla persona anziana istituzionalizzata di continuare a vivere e percepire la propria vita nel modo più ricco possibile.

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