Semiologia del dolore vulvare e diagnosi clinica nelle comorbilità dermatologiche
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18/12/2017
Murina F. Semiologia del dolore vulvare e diagnosi clinica nelle comorbilità dermatologiche Graziottin A. Murina F. (a cura di), Atti e approfondimenti di farmacologia del corso ECM su "Il dolore vulvare dall'A alla Z: dall'infanzia alla post-menopausa", organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 7 aprile 2017, p. 51-55
I disturbi vulvari sono tra le più frequenti cause di richiesta di visita ginecologica. I sintomi associati al discomfort vulvare includono bruciore, prurito, dispareunia, con segni di possibili modificazioni cutaneo-mucose. Le lesioni dermatologiche più frequenti includono il lichen sclerosus, il lichen planus e il lichen simplex cronico. Hanno una genesi autoimmune. Fattori genetici aumentano la probabilità di sviluppare la malattia. L’esame obiettivo accurato resta lo strumento principe per la diagnosi, che viene integrata con ulteriori esami, quali vulvoscopia e biopsia mirata, quando indicato.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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