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Fibromatosi uterina in menopausa: come affrontarla?

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Fibromatosi uterina in menopausa: come affrontarla?

23/01/2017

Prof. Marco Gambacciani
Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia Università di Pisa
Presidente, Società Italiana Menopausa

Marco Gambacciani
Fibromatosi in menopausa: come affrontarla?
Corso ECM su "Fibromatosi uterina, dalla A alla Z", organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 21 ottobre 2016

Sintesi del video e punti chiave

Il problema della fibromatosi uterina in menopausa è sempre più rilevante, nonostante il fatto che in quella stagione della vita vengano meno la stimolazione estroprogestinica tipica dell’età fertile e, quindi, il substrato patogenetico stesso della malattia. Di conseguenza, rispetto a qualche decennio fa, il ginecologo si trova di fronte a nuove sfide cliniche, soprattutto in rapporto alla somministrazione della terapia ormonale sostitutiva (HRT).
In questo intervento, il professor Gambacciani illustra:
- perché oggi i fibromi uterini sono frequenti anche in menopausa;
- le principali problematiche che il ginecologo si trova a gestire: sintomi di compressione, sintomi urinari, sanguinamento uterino;
- come sull’impatto dell’HRT sia stato scritto di tutto, spesso sulla base di studi piccoli e caratterizzati da molti bias e fattori confondenti;
- tre importanti dimensioni che influenzano l’effetto della terapia ormonale sul volume del fibroma: volume basale dell’utero e del fibroma stesso; peso corporeo della donna; tipo, dose e durata della terapia;
- l’effetto volumetrico dei diversi progestinici oggi a disposizione;
- i dati di letteratura sull’efficacia del tibolone;
- che cosa sappiamo, attualmente, riguardo al metodo TSEC (Tissue Selective Estrogen Complex), basato sull’impiego congiunto di estrogeni coniugati e bazedoxifene;
- le raccomandazioni terapeutiche della European Menopause and Andropause Society (EMAS).
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