Lo studio colma una lacuna conoscitiva determinata dal fatto che, nella cura della dispareunia da endometriosi, la chirurgia conservativa e le terapie ormonali sono sempre state utilizzate in modo indipendente, producendo quindi risultati non confrontabili.
I ricercatori hanno studiato, con follow up a 12 mesi, gli effetti della chirurgia conservativa in laparoscopia e quelli del noretisterone acetato a basse dosi (2.5 mg/giorno, assunti per via orale) in donne affette da dispareunia profonda persistente o ricorrente dopo un primo intervento chirurgico. In tutto sono state coinvolte 154 donne, lasciate libere di scegliere: 51 hanno deciso di ripetere la chirurgia, 103 hanno scelto il progestinico (4 donne del primo gruppo e 21 del secondo hanno poi abbandonato la sperimentazione per varie ragioni). Le variazioni intervenute nella funzione sessuale, nel benessere psicologico e nella qualità di vita sono state misurate con il Female Sexual Function Index (FSFI), l’Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS) e l’Endometriosis Health Profile-30 (EHP-30).
Il Female Sexual Function Index, strutturato in 19 domande, accerta le condizioni sessuali della donna in sei ambiti fondamentali – desiderio, eccitazione, lubrificazione, orgasmo, soddisfazione e dolore – e in totale. L’HADS è un questionario sviluppato per individuare
stati d’ansia e di depressione in pazienti affetti da malattie organiche: lo strumento è composto da due parti con 7 domande ciascuna, una per la valutazione dell’ansia e l’altra per la valutazione della depressione. L’EHP-30, infine, è un questionario composto da 30 domande che accerta gli effetti pratici ed emotivi dell’endometriosi sulla vita quotidiana.
I risultati dello studio indicano come la chirurgia e la terapia progestinica garantiscano benefici sostanzialmente simili a 12 mesi, ma con differenti andamenti temporali. In particolare:
- la chirurgia migliora molto rapidamente i punteggi totali del FSFI, dell’HADS e dell’EHP-30, ma con il tempo i benefici tendono a ridursi un po’;
- con il progestinico, invece, i punteggi aumentano più gradualmente, ma in modo costante e senza successivi peggioramenti;
- a 12 mesi, comunque, non si notano significative differenze fra i due gruppi, se non un punteggio leggermente superiore a favore della chirurgia nel FSFI.
Il limite dello studio consiste nel fatto che:
- i due trattamenti sono stati scelti liberamente, e non assegnati a caso;
- la distribuzione delle partecipanti, di conseguenza, non è risultata bilanciata fra i due gruppi.
In compenso, la possibilità di scegliere il trattamento a cui sottoporsi ne ha certamente ottimizzato i benefici, per ragioni legate alla motivazione personale.
Il risultato complessivo del lavoro è che:
- sia la chirurgia sia il trattamento farmacologico sono valide opzioni per attenuare l’impatto della dispareunia profonda severa, associata a endometriosi, sulla funzione sessuale e la qualità della vita;
- i medici dovrebbero aiutare ogni donna a conoscere bene i pro e i contro delle due alternative, per scegliere quella che meglio si adatta alle sue esigenze.