Sintomi premenopausali: come affrontarli senza riattivare la candida
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Sintomi premenopausali: come affrontarli senza riattivare la candida
13/11/2020
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La domanda
“Ho 51 anni e non sono ancora in menopausa ma, da qualche tempo, soffro di vampate e fastidiosissime extrasistoli. Il cardiologo mi ha rassicurata sulla salute del cuore e mi ha detto che il problema potrebbe essere dovuto al calo degli estrogeni. Vorrei prendere in considerazione la terapia ormonale sostitutiva, come suggerisce lui, ma mi preoccupa il fatto di avere sofferto, sin da ragazza, di candidosi recidivanti. Negli ultimi anni la situazione è migliorata, ma temo che la terapia ormonale possa riattivare la candida. Esiste una soluzione? Grazie”.
La risposta in sintesi
In questa risposta, la professoressa Graziottin illustra: - perché i sintomi climaterici possono comparire prima dell’ultima mestruazione; - che cosa ci dicono questi sintomi, con particolare riguardo alla vulnerabilità del cervello; - come una terapia ormonale sostitutiva personalizzata possa certamente essere presa in considerazione, sotto controllo medico; - gli ormoni più efficaci per attenuare la secchezza vaginale; - perché, per prevenire la candida, è utile indagare le condizioni del pavimento pelvico e affidarsi alle cure di una fisioterapista od ostetrica competente.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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