L’analisi ha preso in considerazione 74.582 donne selezionate dal Nurses’ Health Study e 39.284 uomini dell’Health Professionals Follow-up Study, seguendoli per 32 anni. Alla baseline, tutti i partecipanti erano sani sotto il profilo cardiovascolare e oncologico.
Come anticipato, i fattori di longevità presi in considerazione sono quattro:
- alimentazione equilibrata;
- movimento fisico regolare;
- consumo moderato di alcol;
- niente fumo.
L’indice di massa corporea (body mass index, BMI) è stato suddiviso in quattro categorie: 18.5-22.4; 22.5-24.9; 25-29.9; ≥30.
Questi, in sintesi, i risultati:
- nel periodo dello studio, ci sono state 30.013 morti, di cui 10.808 per cancro e 7.189 per malattie cardiovascolari;
- in tutte le quattro categorie di BMI, le persone con uno o più fattori di longevità hanno manifestato un rischio significativamente più basso di mortalità totale, cardiovascolare e oncologica;
- in particolare, la combinazione di almeno tre fattori di longevità e di un BMI compreso fra 18.5 e 22.4 è risultata associata al minor tasso di mortalità generale (hazard ratio, HR 0.39, 95% CI: 0.35 - 0.43), oncologica (0.40, 0.34 - 0.47) e cardiovascolare (0.37, 0.29 - 0.46);
- chi ha un BMI più elevato, ma almeno un fattore di longevità, presenta un rischio di mortalità prematura ridotto.
E’ quindi importante:
- considerare i concreti stili di vita nella valutazione del rischio di mortalità associato al peso corporeo;
- educare i giovani a una responsabilità a tutto tondo verso la propria salute, perché solo così si possono garantire un’elevata aspettativa di vita e di salute, e il contenimento dei costi individuali e sociali della malattia e della morte.