Riepilogare le evidenze cliniche e sperimentali dei meccanismi che contribuiscono al dolore cronico nell’endometriosi. E’ questo l’obiettivo della review coordinata da Jessica Maddern ed espressione del Visceral Pain Research Group, dell’Hopwood Centre for Neurobiology e dell’Università di Adelaide, Australia. Le opzioni di cura dell’endometriosi sono ancora relativamente limitate perché non sono ancora chiari i meccanismi patogenetici della malattia e i fattori che, in particolare, determinano la cronicizzazione del dolore. Alcuni studi si sono focalizzati sulla mestruazione retrograda, secondo cui piccole parti di tessuto endometriale, trasportate dal sangue mestruale, si muoverebbero in senso inverso attraverso le tube per poi impiantarsi nell’addome. Altri studi formulano ipotesi differenti, ma nessuno di essi è stato sinora davvero risolutivo. Gli autori, in particolare, passano in rassegna il ruolo dell’infiammazione, dell’infiammazione neurogenica, della neuroangiogenesi, della sensibilizzazione centrale e periferica. E poiché le donne affette da endometriosi presentano spesso comorbilità come la sindrome dell’intestino irritabile e la sindrome della vescica dolorosa, chiariscono come le vie nervose comuni al colon, alla vescica e all’apparato riproduttivo possano contribuire all’insorgere delle comorbilità attraverso meccanismi di sensibilizzazione crociata degli organi interessati (cross-organ sensitization).
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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