Endometriosi: il ruolo patogenetico del sistema nervoso periferico
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20/01/2022
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Commento a: Voltolini Velho R, Taube E, Sehouli J, Mechsner S. Neurogenic inflammation in the context of endometriosis – what do we know? Int J Mol Sci. 2021 Dec 3;22(23):13102. doi: 10.3390/ijms222313102
Descrivere il ruolo dell’infiammazione neurogenica nella progressione dell’endometriosi: è questo l’obiettivo dello studio coordinato da Renata Voltolini Velho ed espressione dell’Endometriosis Research Center Charité di Berlino, Germania. L’endometriosi è una patologia estrogeno-dipendente caratterizzata dalla presenza di endometrio ectopico, ossia al di fuori della sua sede naturale. Colpisce circa il 10% delle donne. Il tessuto ectopico risponde agli stimoli ormonali come il normale endometrio: cresce in altezza durante la prima metà del ciclo, si arricchisce di zuccheri e sostanze nutritive durante la seconda, e poi si sfalda nel peritoneo o nelle altre strutture che lo ospitano, causando forte dolore e infiammazione cronica. Tra i sintomi dolorosi spiccano la dismenorrea, il dolore pelvico cronico, la disuria e la dischezia. Benché l’endometriosi sia stata descritta per la prima volta nel 1860, le sue cause non sono ancora state chiarite. Recenti evidenze dimostrano che il sistema nervoso periferico gioca un ruolo importante nella fisiopatologia della malattia. I nervi sensoriali, che circondano e innervano le lesioni endometriosiche, non solo veicolano il dolore verso il cervello, ma secernono anche fattori neurotrofici e interagiscono con le cellule immunitarie circostanti, contribuendo all’esacerbazione e alla persistenza dei sintomi. La review esamina il modo in cui i nervi periferici sembrano contribuire alla diffusione e al mantenimento delle lesioni. Una migliore comprensione del loro ruolo, così come delle loro interazioni con il sistema immunitario, permetterà di definire con maggiore precisione la fisiopatologia del disturbo e di impostare opzioni di trattamento personalizzate.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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