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Dolore pelvico cronico nella donna: i disturbi associati e il cammino di sofferenza

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Dolore pelvico cronico nella donna: i disturbi associati e il cammino di sofferenza
16/07/2020

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Nygaard AS, Stedenfeldt M, Øian P, Haugstad GK.
Characteristics of women with chronic pelvic pain referred to physiotherapy treatment after multidisciplinary assessment: a cross-sectional study
Scand J Pain. 2019 Apr 24;19(2):355-364. doi: 10.1515/sjpain-2018-0308
Descrivere le caratteristiche cliniche delle donne affette da dolore pelvico cronico e indirizzate a programmi di fisioterapia: è questo l’obiettivo dello studio coordinato da Ane Sigrid Nygaard ed espressione di sette importanti realtà scientifiche norvegesi – il Norwegian National Advisory Unit on Incontinence and Pelvic Floor Health presso lo University Hospital of North Norway a Tromsø; il Women’s Health and Perinatology Research Group presso l’Università di Tromsø; la Norwegian Advisory Unit on Complex Symptom Disorders presso il Trondheim University Hospital; il Norwegian University of Science and Technology (NTNU) a Trondheim; il Women's Health and Perinatology Research Group presso l’Università di Tromsø; il dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dello University Hospital of North Norway a Tromsø; l’Institute of Physiotherapy della Oslo Metropolitan University.
Il dolore pelvico cronico (chronic pelvic pain, CPP) è una condizione femminile complessa che può impattare in modo molto serio sulla salute e la qualità della vita. Spesso, inoltre, il disturbo si ricollega a episodi di abuso o ad esiti di chirurgia pelvica, che hanno un ruolo decisivo nella percezione soggettiva che la donna ha della propria situazione.
Lo studio è stato condotto su 62 donne affette da CPP di età compresa fra i 20 e i 65 anni (età media 38 anni). I dati sono stati raccolti con:
- interviste semi-strutturate sulle variabili demografiche e l’anamnesi medica;
- questionari auto-compilati sull’intensità del dolore, la funzione sessuale, l’incontinenza urinaria, l’incontinenza anale, la sindrome della defecazione ostruita, il vissuto soggettivo del dolore, la presenza di ansia o depressione.
Questi i risultati emersi dalla ricerca:
- il 42% delle pazienti riferisce di soffrire di CPP da più di 10 anni;
- il livello medio del dolore, misurato su scala analogica visuale, è 4.7/10;
- il 48% delle pazienti fa ricorso agli analgesici ogni settimana;
- il 71% riferisce di avere subito interventi chirurgici pelvici o addominali;
- il 34% ha fruito di un congedo per malattia superiore a 12 settimane nell’ultimo anno;
- il 78% riferisce una riduzione del desiderio, e il 73% dispareunia;
- il 54% lamenta incontinenza urinaria, il 23% incontinenza anale, e il 34% defecazione ostruita;
- più del 90% soffre di problemi muscoloscheletrici o pseudo-neurologici;
- il 40% soffre di ansia e depressione meritevoli di trattamento farmacologico;
- il 50% ha subito un abuso sessuale, che tende ad associarsi a forme più gravi di ostruzione anale, a una maggiore ansia e un vissuto soggettivo peggiore;
- il ricorso agli analgesici e ai congedi per malattia è significativamente più elevato nelle donne con una storia d’abuso (p=0.04 e p=0.005), e fra quelle sottoposte a intervento chirurgico (p=0.04 e p=0.02);
- le donne sottoposte a chirurgia riportano minore dolore ai rapporti rispetto a quelle non operate (p=0.008).
In conclusione:
- il dolore pelvico cronico è una condizione clinica molto complessa e richiede un elevato grado di preparazione nei medici, nei fisioterapisti e negli altri professionisti della salute;
- le donne affette da CPP presentano un quadro sintomatico molto critico a livello sia fisico che psico-emotivo;
- il dato più sconvolgente è quello relativo agli anni di sofferenza, oltre dieci per più del 40% delle pazienti;
- le donne vittime di abuso hanno elevati punteggi di ricorso agli analgesici (un tentativo inconscio di addormentare il dolore dell’anima?), congedi per malattia, ostruzione anale, ansia e vissuto soggettivo compromesso;
- anche le donne sottoposte a intervento chirurgico ricorrono maggiormente agli analgesici e ai congedi, ma soffrono meno di dispareunia.

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