Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
McDonald EA, Gartland D, Small R, Brown SJ. Dyspareunia and childbirth: a prospective cohort study BJOG. 2015 Apr; 122(5): 672-9. doi: 10.1111/1471-0528.13263. Epub 2015 Jan 21
Indagare la correlazione fra modalità del parto, trauma perineale e dispareunia: è questo l’obiettivo dello studio prospettico condotto da E.A. McDonald e collaboratori, del Murdoch Childrens Research Institute di Melbourne, Australia. La ricerca ha coinvolto sei ospedali ostetrico-ginecologici per un totale di 1507 donne nullipare reclutate nel primo e nel secondo trimestre di gravidanza; i dati sono stati raccolti con questionari somministrati all’inizio dello studio e a 3, 6, 12 e 18 mesi dal parto. Questi, in sintesi, i risultati: - 1244 donne (83%) hanno completato tutti e cinque i questionari; - a 18 mesi dal parto, 1211 donne su 1237 (98%) avevano ripreso i rapporti sessuali vaginali; - 289 donne su 1211 (24%) riportavano dispareunia; - dopo aver corretto i dati per età e altri potenziali fattori confondenti, è emerso che le donne che avevano avuto un parto vaginale spontaneo e senza traumi perineali avevano una minore probabilità di soffrire di dispareunia a 18 mesi dal parto rispetto a quelle sottoposte a parto cesareo di emergenza (aOR 2.41, 95% CI 1.4-4.0; P = 0.001), parto con ventosa (aOR 2.28, 95% CI 1.3-4.1; P = 0.005) e parto cesareo di elezione (aOR 1.71, 95% CI 0.9-3.2; P = 0.087). In conclusione, l’intervento ostetrico attivo risulta associato a una persistente dispareunia post parto. Ciò conferma l’importanza di comprendere sempre meglio il ruolo delle modalità del parto e dei traumi perineali nella genesi dei disturbi post parto, per approdare a strategie di prevenzione e cura sempre più efficaci.
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