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Candida: un disturbo difficile da debellare

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Candida: un disturbo difficile da debellare
13/08/2021

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Ho 47 anni, e soffro da molto tempo di candida ed emorroidi. Dopo numerosi trattamenti le cose vanno un po’ meglio, ma il problema non è del tutto risolto. Ho fatto varie cure e assunto diversi farmaci. Cerco di seguire una dieta senza lieviti, senza latticini e senza dolci. Uso biancheria di cotone bianco. E ciononostante, qualche settimana fa, mi è venuto l’ennesimo attacco di candida. La ginecologa mi ha cambiato il farmaco, ma sono molto scoraggiata. Cos’altro potrei fare per stare bene e avere una sana vita intima?”.
Gentile amica, la candidosi recidivante richiede un approccio terapeutico multimodale e di lunga durata, anche con modificazioni dello stile di vita e delle abitudini alimentari. Basandoci sul suo racconto notiamo che ha già effettuato diverse cure farmacologiche: non essendo completamente risolto il problema, sarebbe necessario effettuare una visita ginecologica accurata per valutare l’obiettività sia in termini di infiammazione cronica sia in termini di ipertono della muscolatura perivaginale. Senza dati obiettivi è per noi difficile esprimere un parere terapeutico. Certo è che la regolarità intestinale è fondamentale per prevenire le recidive: è quindi essenziale ricorrere a probiotici intestinali mirati ed effettuare esami diagnostici specialistici, fra cui i test per la verifica di intolleranze e allergie alimentari. Il farmaco che sta assumendo ora contiene lo stesso principio attivo del precedente, il fluconazolo: nel caso di positività al tampone vaginale per candida, e considerando la sensibilità dell’antimicogramma specifico, potrà eventualmente ricorrere a una terapia con itraconazolo. Un cordiale saluto.
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