Terapia ormonale sostitutiva e rischio tromboembolico: come valutare, come scegliere
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Terapia ormonale sostitutiva e rischio tromboembolico: come valutare, come scegliere
08/08/2022
Prof.ssa Lidia L. Rota Specialista in Ematologia e malattie cardiovascolari da trombosi Presidente, Associazione per la lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari Onlus (ALT)
Prof.ssa Lidia L. Rota Terapia ormonale sostitutiva e rischio tromboembolico: come valutare, come scegliere Corso ECM su "Menopausa e oltre, in salute: sfide e opportunità", organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 16 settembre 2021
Sintesi del video e punti chiave
L’emostasi permette di arrestare il sanguinamento di un vaso danneggiato e, al contempo, in condizioni fisiologiche, di mantenere fluido il sangue: si tratta quindi di un sistema complesso che risente dell’assetto genetico e funzionale di fattori procoagulanti, anticoagulanti, fibrinolitici e infiammatori. Oscillazioni significative di fattori differenti, pur nei limiti di normalità, possono sbilanciare il sistema e aumentare il rischio di trombosi venosa o arteriosa nella donne di ogni età. Nella donna in menopausa, un’attenta valutazione del profilo di rischio trombotico deve precedere l’eventuale prescrizione della terapia ormonale sostitutiva. In questo video, la professoressa Rota illustra: - i fattori che concorrono, come tanti musicisti, alla “sinfonia” dell’emostasi; - che cos’è la fibrinolisi; - perché la presenza di aggregati nell’emocromo deve sempre essere approfondita e interpretata; - perché ogni terapia ormonale ha un potenziale impatto sul sistema della coagulazione; - i fattori anamnestici (personali e familiari) e i fattori di rischio (permanenti e transitori) che il ginecologo deve prendere in considerazione prima di prescrivere la TOS; - come la personalizzazione e l’interdisciplinarietà siano due requisiti fondamentali della medicina moderna.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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