Lidia L. Rota Vender Disturbi emocoagulativi e rischio trombotico: diagnosi e terapia Corso ECM su “La donna dai 40 anni in poi: progetti di salute”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 24 maggio 2019
Sintesi del video e punti chiave
I ginecologi hanno a che fare con i periodi più trombogeni in assoluto nella vita di una donna: menarca, concepimento, gravidanza, post parto, menopausa. Essi hanno quindi il diritto e il dovere di possedere gli strumenti per valutare e ridurre il profilo di rischio cardiovascolare globale delle loro pazienti, in tutte le fasi della vita. In questo video, la professoressa Rota Vender illustra: - come le malattie da trombosi siano l’evento patologico più probabile nella popolazione generale dei Paesi industrializzati, e prendano il nome dall’organo che colpiscono; - che cos’è la trombosi, e perché è meglio chiamarla tromboembolia; - come la conseguenza più grave della tromboembolia non sia solo la morte, ma anche e soprattutto la disabilità precoce; - i due principali strumenti della prevenzione: informazione al pubblico sui fattori di rischio e sui sintomi premonitori; formazione e lavoro di squadra dei diversi specialisti medici; - come la tromboembolia si distingua in arteriosa e venosa, e questa a sua volta possa essere superficiale o profonda; - i fattori di rischio modificabili e non modificabili, con particolare riferimento alla sfera ginecologica e ostetrica; - attraverso quali esami strumentali si definisce il profilo di rischio globale; - che cos’è l’emostasi, quali obiettivi persegue e da quali fattori dipende; - i principi generali della terapia.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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