EN
Ricerca libera
Cerca nelle pubblicazioni scientifiche
per professionisti
Vai alla ricerca scientifica
Cerca nelle pubblicazioni divulgative
per pazienti
Vai alla ricerca divulgativa

Ospemifene: quando e per quale donna è la prima scelta

  • Condividi su
  • Condividi su Facebook
  • Condividi su Whatsapp
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su Linkedin

Ospemifene: quando e per quale donna è la prima scelta

25/04/2022

Dott.ssa Novella Russo
Centro Medico Demetra, Grottaferrata
Clinica Quisisana, Roma

Dott.ssa Novella Russo
Ospemifene: quando e per quale donna è la prima scelta
Corso ECM su "Menopausa e oltre, in salute: sfide e opportunità", organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 16 settembre 2021

Sintesi del video e punti chiave

L’ospemifene 60 mg è indicato dalle linee guida internazionali per la cura dell’atrofia vulvo-vaginale sintomatica, da moderata a severa, nelle donne in menopausa che non possono o non vogliono assumere terapie estrogeniche locali. Numerosi studi clinici contro placebo ne documentano l’efficacia e il profilo di sicurezza, che lo rendono una soluzione vincente anche contro il dolore ai rapporti, uno dei sintomi più frequentemente segnalati dalle pazienti.
In questo video, la dottoressa Russo illustra:
- natura e struttura chimica dell’ospemifene;
- i diversi effetti che esso produce in differenti organi e tessuti: agonista (cervello, vagina, osso), antagonista (mammella), misto (utero), neutro (cuore);
- i benefici su epitelio e vestibolo vaginale, dispareunia superficiale, sintomi da vescica iperattiva e incontinenza da urgenza, vulnerabilità alle infezioni del basso tratto urinario, parametri ossei e funzione sessuale (desiderio, eccitazione, lubrificazione, orgasmo, soddisfazione);
- il profilo di sicurezza per il seno e l’endometrio;
- per quali pazienti l’ospemifene può essere della massima utilità: donne operate per tumori ormono-dipendenti, al termine delle terapie adiuvanti post chirurgiche; donne con dolore introitale e disuria persistenti nonostante pregresse terapie ormonali locali; donne soggette a cistiti recidivanti; donne che non amano gli ormoni o che presentano una familiarità per tumori ormono-dipendenti; donne con sintomi urinari; donne che non hanno un buon rapporto con i propri genitali, che trovano scomodi i trattamenti locali o i cui partner non gradiscono i prodotti topici.

Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?

Iscriviti alla newsletter