Gravità e persistenza del dolore pelvico cronico: il ruolo di sovrappeso e obesità
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Gravità e persistenza del dolore pelvico cronico: il ruolo di sovrappeso e obesità
10/01/2023
Prof.ssa Annamaria Colao Professore ordinario di Endocrinologia, Chairholder Cattedra Unesco “Educazione alla Salute e allo Sviluppo Sostenibile”, Dipartimento di Medicina clinica e Chirurgia, Università Federico II, Napoli Primario UOC di Endocrinologia, diabetologia e andrologia, AOU Federico II, Napoli Presidente della Società Italiana di Endocrinologia
Video registrato in occasione del corso ECM su “Dolore, infiammazione e comorbilità in ginecologia e ostetricia”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 23 novembre 2022
Sintesi del video e punti chiave
Il dolore pelvico cronico è più grave e più persistente nelle donne sovrappeso o obese. Ciò è dovuto a una serie di cofattori, tra cui l’infiammazione addominale gioca un ruolo centrale. In realtà, poiché obesità e sovrappeso, pur appartenendo allo stesso quadro clinico, sono condizioni patologiche distinte, i fattori che sottendono l’infiammazione sono anch’essi in parte diversi e richiedono approcci terapeutici differenti. In questo video, la professoressa Colao illustra: - come la donna fuori forma soffra di un’infiammazione addominale che coinvolge tutte le strutture viscerali; - i dati emersi da uno studio, condotto su più di mille donne, che documenta la diversità tra sovrappeso e obesità, e come il quadro infiammatorio e algico sia in realtà più severo nella donna soltanto sovrappeso; - come questo apparente paradosso sia determinato dal fatto che il sovrappeso affonda le radici in scorretti stili di vita che aggravano l’infiammazione, mentre l’obesità ha anche una base genetica; - l’importanza, ai fini di una corretta diagnosi differenziale, di cercare i segni della cosiddetta infiammazione di basso grado (iper-insulinismo, insulino-resistenza, disbiosi intestinale) a sostegno dell’effetto negativo che un’alimentazione non corretta ha sulla persistenza del dolore.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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