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Dopo il Covid: perché rimane spesso una grande stanchezza

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Dopo il Covid: perché rimane spesso una grande stanchezza

21/09/2021

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Sintesi del video e punti chiave

Molte persone lamentano, dopo la fase acuta dell’infezione da Covid, un persistente senso di stanchezza, debolezza, affaticabilità. Si tratta di una conseguenza frequente, che deriva dall’attacco portato dal virus al sistema nervoso. In positivo, con corretti stili di vita e adeguati aiuti farmacologici l’astenia può essere superata, con un soddisfacente recupero di fiducia ed energia vitale.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- come la Sars-CoV-2, pur essendo principalmente una patologia respiratoria, possa attaccare anche il sistema cardiovascolare, gastrointestinale, immunitario e nervoso, oltre alla pelle;
- la percentuale di persone affette dal virus che lamenta sintomi a carico del sistema nervoso centrale e periferico;
- i sintomi neurologici specifici: cefalea, accidenti cerebro-vascolari, alterazioni del gusto e dell’olfatto, encefalite, encefalopatia;
- i sintomi neurologici non specifici: astenia, mialgia, sindrome di Guillain-Barré, senso di instabilità;
- i fattori che possono aggravare l’impatto del Covid sul cervello: arteriosclerosi, diabete, obesità, ipertensione, fumo, abuso di alcol, sedentarietà;
- gli stili di vita utili: alimentazione sana e con pochissimi zuccheri; zero fumo e alcol; attività fisica moderata, ma costante;
- gli integratori di supporto: acido alfa lipoico (ALA) e palmitoiletanolamide (PEA), oltre alla vitamina D, amica anche della salute del cervello.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone
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