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Contraccezione e disturbi del comportamento alimentare: perché la pillola non è la scelta migliore

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Contraccezione e disturbi del comportamento alimentare: perché la pillola non è la scelta migliore

19/07/2011

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

Sintesi del video e punti chiave

Quando si soffre di anoressia o bulimia, la contraccezione orale non è assolutamente l’opzione più indicata: il malassorbimento intestinale indotto dal disturbo può infatti condizionare l’efficacia del prodotto, come accade per qualsiasi altro farmaco assunto per bocca.
In questo video la professoressa Graziottin illustra:
- in che modo i disturbi del comportamento alimentare, compromettendo a lungo andare la funzionalità intestinale, possono determinare un ridotto assorbimento dei principi attivi del contraccettivo orale;
- come questo fenomeno riduca l’efficacia della pillola, con il rischio di un concepimento indesiderato;
- i comportamenti che possono aggravare ulteriormente la situazione;
- come questo problema riguardi in realtà tutti i farmaci orali, con potenziali conseguenze per la salute.

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