La vulvodinia può essere isolata o manifestarsi in comorbilità con altre condizioni mediche, come la sindrome del colon irritabile, l’endometriosi, la fibromialgia e, come sembra nel suo caso, con la sindrome della vescica dolorosa, che comporta comparsa di peso, dolore/bruciore vescicale in aumento con il progressivo riempimento vescicale.
La sindrome della vescica dolorosa una patologia che si diagnostica in presenza di urinocolture negative e che richiede, in parte, lo stesso approccio terapeutico utilizzato per la cura della vulvodinia, riconoscendo comuni meccanismi fisiopatologici, per i quali sono indicati farmaci antimicotici, miorilassanti, desensibilizzanti delle fibre nervose, unitamente a metodiche di riabilitazione della muscolatura del pavimento pelvico (TENS).
Vulvodinia e sindrome della vescica dolorosa sono due patologie che richiedono grande competenza medica specifica per il loro trattamento, altrimenti i sintomi persistono colpendo non solo la salute ma l’intera qualità di vita, come sta succedendo a lei. Si rivolga dunque a medici specializzati in quest’ambito.
In positivo, una corretta terapia multimodale – che agisca cioè sui fattori predisponenti, precipitanti e di mantenimento che causano le due patologie – consente di ottenere una significativa riduzione dei sintomi e, in molti casi, una completa guarigione. Un caro saluto e molti auguri di cuore.