Tiroidite di Hashimoto e infertilità: gli accertamenti consigliati
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“Mia figlia ha 16 anni, e da cinque anni è affetta da tiroidite di Hashimoto. Quest’anno i cicli sono diventati irregolari e poi sono scomparsi. Gli specialisti che la seguono non collegano la sua malattia con la scomparsa delle mestruazioni. Ho letto alcuni suoi articoli e mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensa”.
Tiroidite di Hashimoto e infertilità: gli accertamenti consigliati
09/04/2021
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
La tiroidite di Hashimoto è una malattia autoimmune caratterizzata da un’infiammazione cronica e da una ridotta produzione di ormoni tiroidei. Quando il sistema immunitario, come un esercito ribelle, sbaglia “bersaglio” e inizia ad attaccare i tessuti dell’organismo, tende a sbagliare sempre di più e ad attaccare progressivamente altri distretti del corpo. Fra la tiroidite di cui soffre sua figlia e la scomparsa del ciclo esiste dunque una potenziale correlazione che va indagata con la massima attenzione. In risposta al suo cortese messaggio, illustro: - gli accertamenti necessari a verificare la salute delle ovaie e dunque la fertilità della ragazza: dosaggio degli ormoni ipofisari (ormone follicolo-stimolante, o FSH; ormone luteinizzante, o LH), steroidei (estradiolo, testosterone, DHEA) e ovarici (ormone anti-mulleriano, o AMH; inibina B); ecografia pelvica; - che cosa segnalano queste diverse misurazioni, e perché è opportuno dosare anche il DHEA e il testosterone; - quali indicazioni fornisce l’ecografia delle ovaie; - come questi accertamenti siano consigliati in tutti i casi in cui la donna soffra di una patologia autoimmune, perché consentono di valutare tempestivamente il potenziale riproduttivo e, nei casi più impegnativi, il rischio di una menopausa precoce spontanea.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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