Detto questo, il problema di sua figlia merita qualche considerazione in più. Il termine “amenorrea” indica la mancanza di mestruazioni. Si parla di amenorrea primaria quando non è ancora comparso il menarca, e di amenorrea secondaria quando il blocco mestruale, non dovuto a una gravidanza, compare in età fertile dopo un periodo variabile di flussi più o meno regolari, e dura più di tre mesi.
L’amenorrea è oggi molto frequente nelle adolescenti e nelle giovani che si sottopongono a diete drastiche o autogestite, che hanno subìto stress affettivi importanti (quali un abbandono amoroso o un lutto), che non hanno un adeguato peso corporeo, che fanno sport a ritmi eccessivi o praticano discipline di particolare impegno per l’organismo (quali il mezzofondo o la maratona).
Un’amenorrea può anche indicare il rischio di un esaurimento ovarico anticipato. Per accertarlo si dosano nel sangue due sostanze: l’ormone antimulleriano (AMH) e l’inibina B, con un semplice prelievo di sangue. Prodotte dall’ovaio, indicano che la riserva ovarica è in esaurimento quanto più i valori sono bassi. E’ poi opportuno completare la valutazione con un’ecografia pelvica ginecologica, per valutare le dimensioni delle ovaie (più sono piccole, più il rischio di esaurimento è elevato) e contare i follicoli presenti.
Sua figlia da quanti mesi soffre di questo disturbo? Sono stati individuati i fattori che lo hanno provocato? Lo ribadiamo con chiarezza: a parte il caso della gravidanza, l’amenorrea in età fertile è una condizione che va indagata con attenzione e curata con le giuste terapie. Eventualmente rivalutate la questione con la ginecologa di fiducia.
Un cordiale saluto.