Terapia delle vampate in menopausa: non tutti gli ormoni sono uguali
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«Gentile professoressa Graziottin, perché non si può prendere la pillola contraccettiva per le vampate in menopausa? Avrebbe meno effetti collaterali rispetto alla terapia ormonale sostitutiva. La TOS accresce il rischio di eventi tromboembolici e di alcune forme di cancro – mammella, endometrio, ovaio; invece la pillola può provocare solo eventi tromboembolici e protegge dai tumori. Grazie, un cordiale saluto».
Terapia delle vampate in menopausa: non tutti gli ormoni sono uguali
14/10/2022
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
Gentile amica, la sua domanda è molto acuta e intelligente: ma un’analisi attenta dei dati clinici relativi alle diverse forme di cura rivela che, per la menopausa, la terapia ormonale sostitutiva è davvero la scelta indicata. In questo video illustro: - come la maggioranza delle pillole contraccettive contenga etinil-estradiolo, che con l’età tende ad accrescere il rischio tromboembolico, risultando quindi poco idoneo per la donna in menopausa; - come le pillole consigliate dopo i 40 anni siano invece a base di estradiolo naturale che, in combinazione con il progestinico più adatto alle esigenze della singola paziente, è documentatamente sicuro ed efficace fino ai 50 anni; - perché una TOS ben prescritta viene oggi considerata “neutra” sul fronte oncologico, assolutamente favorevole sul fronte cardiovascolare e con un rischio minimo sul fronte tromboembolico, soprattutto se assunta per via transdermica e abbinata a stili di vita sani; - che cosa dicono le linee guida italiane e internazionali sulla possibile durata della TOS.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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