Lo studio è stato condotto su 2432 partecipanti (992 uomini e 1440 donne) estratti dal Shanghai Changfeng Study. Il grado di sarcopenia è stato misurato a partire dalla massa muscolare scheletrica appendicolare, definita come somma dei muscoli degli arti superiori e inferiori, rapportata al quadrato dell’altezza. Le placche carotidee sono state individuate con ecografia delle arterie carotidi, mentre ischemia miocardica, infarto e aritmia cardiaca sono state diagnosticate sulla base dell’elettrocardiogramma, dell’anamnesi personale e delle manifestazioni cliniche.
Questi in sintesi, i risultati.
La sarcopenia correla, rispetto ai controlli:
- con una più elevata prevalenza di aterosclerosi carotidea (26.4% vs 20.4%, P = 0.027), infarto del miocardio (4.0% vs 1.1%, P = 0.001) ed extrasistoli ventricolari premature (4.0% vs 2.0%, P = 0.034) nelle persone normopeso;
- con una ancor più elevata prevalenza di aterosclerosi carotidea (45.0% vs 31.2%, P = 0.016), infarto del miocardio (10.0% vs 4.3%, P = 0.020) e fibrillazione atriale (7.5% vs 1.3%, P < 0.001) nelle persone sovrappeso o obese.
Dopo correzione dei dati per età, genere, abitudini di fumo, consumo di alcol, stato menopausale e altri fattori confondenti di natura metabolica e infiammatoria, la sarcopenia risulta indipendentemente associata:
- al rischio di infarto del miocardio nell’intera popolazione (P < 0.05);
- al rischio di fibrillazione atriale nelle persone soprappeso o obese (P < 0.05).
Rispetto ai controlli normopeso e non sarcopenici, il rischio di infarto miocardico aumenta:
- sia nei soggetti normopeso, ma sarcopenici (OR 3.08 [1.28-7.45], P = 0.012);
- sia nei soggetti sarcopenici e soprappeso/obesi (OR 4.07 [1.31-12.62], P = 0.015).
Il rischio di fibrillazione atriale:
- non aumenta nei soggetti sarcopenici oppure sovrappeso/obesi;
- aumenta invece nettamente nei soggetti sarcopenici e sovrappeso/obesi (OR 5.68 [1.34-24.12], P = 0.019).
In conclusione, la cura della sarcopenia, soprattutto nelle donne in menopausa, e il rispetto del peso forma sono decisivi fattori di prevenzione delle patologie cardiovascolari prese in considerazione dallo studio cinese.