Mestruazioni abbondanti e dolorose: mai sottovalutarle
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«Ho 33 anni e soffro di forti dolori mestruali sin dall’adolescenza. Da quando mi sono sposata, nove anni fa, il dolore è diventato più forte. Il ciclo è sempre stato irregolare, e anche i rapporti sono molto dolorosi. Mio marito e io abbiamo cercato a lungo una gravidanza, ma non è mai arrivata. Non avendo trovato le giuste indicazioni dai medici a cui avevo fatto riferimento, per alcuni anni non ho approfondito nulla né sulle possibili cause del dolore né sulla fertilità mia e di mio marito. Di recente ho iniziato un trattamento fisioterapico per la dispareunia: ho notato qualche miglioramento nei rapporti, ma il ciclo continua a essere molto doloroso. Qualche giorno fa ho fatto un’ecografia e mi è stata riscontrata una lieve adenomiosi diffusa. L’unica cosa che il ginecologo ha consigliato è che mio marito faccia l’esame del liquido seminale e io un’isterosonosalpingografia. A vostro parere, sarebbe opportuno effettuare anche qualche altro tipo di esame? L’isterosonosalpingografia converrebbe eseguirla a priori, indipendentemente dall’esito dello spermiogramma? Vi ringrazio per l’attenzione».
Mestruazioni abbondanti e dolorose: mai sottovalutarle
13/01/2023
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
Gentile amica, come spesso accade, la sua lettera mi consente di formulare considerazioni generali di notevole interesse per molte donne, fermo restando che per una terapia personalizzata è indispensabile rivolgersi al medico curante. Ciò premesso, va subito detto che le giovani che lamentano cicli abbondanti e dolorosi vanno curate sin dall’adolescenza, altrimenti si rischiano gravi conseguenze sul piano della salute generale e riproduttiva. In questo video illustro: - quando un ciclo può essere definito “abbondante”; - come i cicli abbondanti siano un fattore predittivo di dolore mestruale (dismenorrea), anemia da carenza di ferro ed endometriosi; - che cos’è il “sangue refluo” e perché, in presenza di flussi emorragici, può accrescere il rischio di endometriosi; - perché le isole endometriosiche disseminate nell’addome sono vere e proprie “ferite aperte” che non riescono a rimarginarsi; - la terapia di prima scelta: un progestinico o un contraccettivo in continua (pillola, cerotto o anello) mantenendo, per esempio, la mestruazione ogni tre mesi; - i benefici delle cure: minor dolore, minori perdite di sangue, miglioramento dell’anemia, controllo dell’endometriosi, protezione della fertilità; - perché è opportuno procedere all’esame del liquido seminale di suo marito prima di sottoporre lei ad accertamenti invasivi.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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