Mal di schiena in menopausa: decisiva la carenza di vitamina D
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12/03/2020
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Xu HW, Yi YY, Zhang SB, Hu T, Wang SJ, Zhao WD, Wu DS. Does vitamin D status influence lumbar disc degeneration and low back pain in postmenopausal women? A retrospective single-center study Menopause. 2020 Feb 10. doi: 10.1097/GME.0000000000001499. [Epub ahead of print]
Verificare la correlazione fra livelli di vitamina D e degenerazione dei dischi lombari nelle donne in menopausa, e i fattori epidemiologici che influenzano il mal di schiena: è questo l’obiettivo dello studio di H.W. Xu e collaboratori, del Dipartimento di Chirurgia Spinale presso la Tongji University School of Medicine di Shanghai, Cina. La ricerca è stata condotta su 232 donne (età media: 65.6 ± 10.1 anni). Il turnover osseo è stato misurato tramite elettrochemiluminescenza, la degenerazione dei dischi intervertebrali è stata valutata con il metodo di Pfirrmann, mentre tutte le altre informazioni su condizioni di salute e stili di vita sono state raccolte con appositi questionari. Questi, in sintesi, i risultati: - il livello medio di vitamina D rilevato nel campione è pari a 19.38 ± 9.21 ng/mL; - la prevalenza della carenza grave (<10 ng/mL) e del livello normale (>30 ng/mL) è rispettivamente del 12.9% e del 12.5%; - le donne gravemente carenti di vitamina D presentano punteggi più elevati su scala analogica visuale per il mal di schiena (P = 0.002), punteggi T più bassi di densità minerale ossea (P = 0.004) e una più severa degenerazione dei dischi nella regione lombosacrale (P < 0.05); - in particolare, c’è una correlazioneinversa fra livelli di vitamina D e gravità della degenerazione dei dischi (P < 0.05); - anche il fumo e il peso corporeo correlano con una più elevata incidenza di dolore da moderato a severo (P < 0.05).
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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