Valutare se l’assunzione di ACE-inibitori per la cura dell’ipertensione riduca il rischio di sviluppare fibromi uterini: è questo l’obiettivo dello studio di Nicole M. Fischer e collaboratori, della Johns Hopkins University School of Medicine a Baltimore, Stati Uniti. Gli ACE-inibitori trovano impiego soprattutto nella terapia dell’ipertensione arteriosa, dell’infarto del miocardio e dell'insufficienza cardiaca cronica: inibiscono l’enzima di conversione dell’angiotensina (Angiotensin Converting Enzyme, ACE), l’ormone peptidico partecipe del sistema renina-angiotensina-aldosterone che regola la pressione arteriosa. Lo studio è stato condotto su 353.916 donne di età compresa fra 18 e 65 anni, affette da ipertensione, selezionate dal Truven Health MarketScan Research Database (2012-2017) e così ripartite: - 13.108 con fibromatosi uterina; - 340.808 controlli. Questi i risultati: - le donne che assumevano ACE-inibitori avevano un rischio ridotto del 31.8 per cento di sviluppare una fibromatosi (OR 0.68; 95% CI, 0.65-0.72); - la correlazione è significativa per tutte le fasce di età: 30-39 anni (OR 0.86; 95% CI, 0.74-0.99), 40-49 anni (OR 0.71; 95% CI, 0.66-0.76), 50-59 anni (OR 0.63; 95% CI, 0.58-0.69), 60-65 anni (OR 0.58; 95% CI, 0.50-0.69); - i farmaci da questo punto di vista più efficaci sono il lisinopril (OR 0.67; 95% CI, 0.64-0.71), il quinapril (OR 0.62; 95% CI, 0.41-0.92) e soprattutto il ramipril (OR 0.35; 95% CI, 0.23-0.50).
FAIR USE: Il contenuto di questo lavoro è a libera disposizione per il download, la stampa e la lettura a titolo strettamente personale e senza scopo di lucro. Ogni citazione per finalità didattiche e/o scientifiche dovrà riportare il titolo del documento, il nome dell'autore (o degli autori), i dati del libro o della rivista da cui il lavoro è tratto, e l'indirizzo del sito (www.fondazionegraziottin.org).
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?