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Endometriosi rettale: la strategia per affrontare le conseguenze intestinali

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«Ho 37 anni, e cinque anni fa sono stata operata in laparoscopia per un’endometriosi rettale infiltrante al quarto stadio. Nonostante la malattia avesse incollato utero e retto, i chirurghi non hanno ritenuto opportuno asportare la parte di intestino interessata. Da allora ho avuto molti problemi di stipsi alternata a coliche dolorose. Per regolarizzarmi ho provato di tutto: dai lassativi alla dieta prescritta da una specialista, veramente tutto quello che esiste in commercio, ma senza successo. Purtroppo l’assunzione in regime continuativo di diverse pillole contraccettive, tutte a base di dienogest, mi ha procurato molti effetti collaterali, per cui ho deciso di sospenderla. Per questo sono molto interessata alle vostre ricerche sul microbiota intestinale: vorrei sapere se esistono o si progettano cure a questo livello. Vi ringrazio per l’attenzione e vi saluto cordialmente».
Viola

Endometriosi rettale: la strategia per affrontare le conseguenze intestinali

27/01/2023

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

La risposta in sintesi

Gentile Viola, la sua lettera è molto interessante: l’endometriosi con interessamento rettale, e la stipsi, sono infatti un problema sempre più frequente. Le rispondo quindi volentieri, perché la sua esperienza mi permette di trasmettere alcuni messaggi utili anche alle altre donne nella sua stessa situazione.
In questo video illustro:
- perché è appropriato limitare l’estensione dell’intervento chirurgico, con un approccio il più possibile conservativo, quando l’endometriosi, o persino un tumore, interessano la parte terminale dell’intestino e lo sfintere anale;
- come l’alternanza di stipsi e di coliche faccia pensare a una sindrome dell’intestino irritabile (IBS) di tipo misto, il che renderebbe opportuno consultare un gastroenterologo esperto in microbiota intestinale e disbiosi;
- le tre forme di aiuto che le potrebbe dare un professionista di questo tipo: diagnosi dei fattori che ledono l’integrità della barriera intestinale e causano l’IBS; elaborazione di una dieta adatta alle sue esigenze; individuazione dei probiotici più indicati per la sua situazione;
- perché l’endometriosi rettale può fare pensare anche a un ipertono dei muscoli pelvici e in particolare dello sfintere anale, fino al quadro clinico dell’anismo con conseguente stipsi ostruttiva;
- chi e in che modo le potrebbe risolvere il problema della contrattura muscolare;
- come supporto gastroenterologico e riabilitazione non possano comunque prescindere dal mantenimento della terapia contraccettiva, la sola in grado di sospendere (reversibilmente) le mestruazioni ed evitare così la progressione della malattia;
- la possibilità, a questo proposito, di provare altri progestinici diversi dal dienogest;
- l’importanza, in casi come il suo, di una stretta collaborazione interdisciplinare fra specialisti diversi, per bloccare il circolo vizioso del dolore e delle alterazioni dell’alvo, e restituirle la prospettiva di una buona qualità di vita.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone
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