Valutare l’aderenza a lungo termine al trattamento continuativo con dienogest (DNG) da parte delle donne affette da endometriosi: è questo l’obiettivo dello studio di coorte del professor Felice Petraglia e collaboratori, della Divisione di Ostetricia e Ginecologia presso l’Università di Firenze. La ricerca è stata condotta su 114 pazienti, che a 12, 24 e 36 mesi dall’inizio della cura: - hanno compilato una scala analogica visuale sull’andamento del dolore associato alla patologia; - hanno risposto a un questionario di 15 domande per la valutazione degli effetti collaterali della terapia. Questi, in sintesi. i risultati: - a 12 mesi, l’81% delle pazienti continuava il trattamento con il DNG, con una riduzione significativa di dismenorrea, dispareunia, dischezia, disuria e dolore pelvico cronico; - nel 62% dei casi di interruzione, la terapia era stata abbandonata per quattro motivi: spotting, riduzione del desiderio sessuale, secchezza vaginale, disturbi dell’umore; - il miglioramento del dolore era significativo per tutti i fenotipi di endometriosi, e soprattutto per la forma infiltrante profonda; - a 36 mesi, il 73% delle pazienti continuava il trattamento con una riduzione significativa del dolore, insieme a un aumento dei casi di amenorrea (dal 77% a 12 mesi al 93% a 36 mesi); - in un sottogruppo di 18 pazienti affette disturbi gastrointestinali, il DNG era stato somministrato per via vaginale allo stesso dosaggio, con risultati simili in termini di efficacia e tollerabilità. In conclusione: - il DNG è un trattamento efficace a lungo termine per tutte le forme di endometriosi; - i limitati effetti collaterali hanno provocato l’interruzione del trattamento principalmente durante il primo anno di cura; - pertanto, l’aderenza al trattamento nel corso del primo anno è un buon indicatore predittivo di aderenza a lungo termine.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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