Cicli con spotting e coaguli: non c’è niente di “normale”
Condividi su
«Ho 31 anni e sto letteralmente impazzendo per il ciclo mestruale. Le spiego: ormai da un sacco di tempo il mio ciclo si presenta molto scarso i primi giorni, sembra che faccia fatica a scendere, e quando esce si presenta a macchie. Si chiama spotting, se non erro. Dopo questi giorni, in media quattro, finalmente arriva il ciclo vero e proprio, che a tratti scende molto velocemente con coaguli importanti. Questa fase dura altri tre giorni, ma i coaguli solo all’inizio. Il mio ginecologo dice che, per alcune donne, sono cose normali e che, in un certo senso, mi devo rassegnare. E’ proprio così? Mi è stata consigliata la pillola ma io faccio fatica a prenderla, e temo sempre l’assunzione di medicinali. Non c’è qualche altra soluzione? Grazie».
Cicli con spotting e coaguli: non c’è niente di “normale”
05/05/2023
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
Gentile amica, mi permetto di dissentire dal parere del collega che la segue: un ciclo “normale” parte pulito e finisce pulito, indipendentemente dalla durata, ossia senza spotting prima o dopo la mestruazione. Se questo non accade, significa che c’è uno squilibrio ormonale in corso. La presenza di coaguli, poi, non è normale per niente! Il primo passo è individuare i fattori all’origine del suo problema, con un’accurata diagnosi differenziale: solo così si potranno definire terapie efficaci, sempre da abbinare a sani stili di vita. In questo video illustro: - il distacco “a stampo” dell’endometrio che dà luogo alla mestruazione; - che cos’è lo spotting, quando tende a manifestarsi e da quali problemi ormonali può essere determinato; - che cosa si intende, in particolare, per “fase luteale” e cosa accade quando i livelli di progesterone non sono ottimali; - quale patologia può nascondersi dietro i coaguli, e quali ulteriori disturbi può determinare; - alcuni fattori che possono provocare le irregolarità che lei lamenta: stress cronico, disbiosi intestinale, alterazioni dell’attività ovarica; - gli stili di vita che aiutano a regolarizzare il ciclo: rispetto del sonno, movimento fisico quotidiano, alimentazione equilibrata, peso nella norma; - la terapia farmacologica di prima linea, e i suoi principali obiettivi; - l’importanza di curare tempestivamente anche l’eventuale anemia provocata dai flussi emorragici; - la necessità di prestare sempre adeguata attenzione clinica a fenomeni che magari sono frequenti, ma certamente non normali.
FAIR USE: Il contenuto di questo lavoro è a libera disposizione per il download, la stampa e la lettura a titolo strettamente personale e senza scopo di lucro. Ogni citazione per finalità didattiche e/o scientifiche dovrà riportare il titolo del documento, il nome dell'autore (o degli autori), i dati del libro o della rivista da cui il lavoro è tratto, e l'indirizzo del sito (www.fondazionegraziottin.org).
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?