EN
Ricerca libera
Cerca nelle pubblicazioni scientifiche
per professionisti
Vai alla ricerca scientifica
Cerca nelle pubblicazioni divulgative
per pazienti
Vai alla ricerca divulgativa

Adenomiosi aggressiva: un caso clinico particolare

  • Condividi su
  • Condividi su Facebook
  • Condividi su Whatsapp
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su Linkedin
«Ho 36 anni, e il mese scorso sono stata sottoposta a isterectomia sopracervicale per un’adenomiosi che non rispondeva più a nessuna terapia. Tralasciando il dolore legate all’intervento, da diversi giorni ho praticamente il ciclo, con un flusso intenso e fortissimi dolori all’addome. Il ginecologo dice che è normale, perché l’attività ovarica ha ripreso la sua attività e, avendo mantenuto il collo dell’utero, può capitare. Ma io non ho alcuna intenzione di stare così male ogni mese. Posso riprendere il progestinico senza interruzioni come ho fatto negli ultimi nove anni? Grazie in anticipo».

Adenomiosi aggressiva: un caso clinico particolare

19/01/2024

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

La risposta in sintesi

Gentile amica, l’utero è formato da due parti: il collo o cervice, collegato alla vagina, e il corpo, che ospita il feto durante la gravidanza. Il collo è appunto la parte che rimane dopo un’isterectomia sopracervicale: pur rimanendo stimolato dagli ormoni ovarici, normalmente non dà veri cicli, e tantomeno emorragici, ma al massimo qualche piccola perdita. Il suo caso mi fa pensare che la porzione lasciata in sede sia più ampia del solito. Ciò premesso, non c’è dubbio che il dolore che lei lamenta va curato.
In questo video illustro:
- come l’adenomiosi sia una forma specifica di endometriosi, in cui l’endometrio ectopico si sviluppa all’interno della muscolatura uterina;
- perché questa patologia provoca un dolore mestruale particolarmente intenso;
- come le terapie di prima scelta (progestinico o contraccettivo ormonale in continua; dispositivo intrauterino al levonorgestrel) prevedano la sospensione dell’attività ovarica e la conseguente stabilizzazione dell’endometrio;
- come nel suo caso sia certamente opportuno riprendere la vecchia terapia, perché la persistenza della dismenorrea ne conferma l’indicazione;
- i benefici del trattamento contraccettivo continuativo in termini di riduzione delle perdite di sangue ed eliminazione del dolore.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone
Sullo stesso argomento per professionisti

Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?

Iscriviti alla newsletter