Terapie biofisiche: una nuova arma contro la sindrome genito-urinaria della menopausa

Il laser rigenerativo e la radiofrequenza sono tecniche di terapia biofisica che permettono di modificare il trofismo dei tessuti. Usati da tempo in ambito dermatologico ed estetico, si sono recentemente affermati anche in ambito ginecologico per la cura dei segni e dei sintomi che, nel quadro clinico della sindrome genito-urinaria della menopausa, interessano il tratto genitale inferiore.
In questo video, il professor Murina illustra:
- i disturbi principali che caratterizzano la sindrome e che correlano con l’alterazione del trofismo vulvo-vaginale: bruciore, dolore, secchezza, dolore alla penetrazione, disuria, infezioni urinarie ricorrenti, incontinenza;
- come il nome della sindrome, un tempo denominata “atrofia vulvo-vaginale”, ponga l’accento non solo sulle alterazioni morfologiche, ma anche sulle conseguenze funzionali che ne derivano;
- come il laser e la radioterapia veicolino energia termica nel derma, favorendo la proliferazione del collagene e attivando fattori di crescita che migliorano la consistenza del derma stesso;
- perché i due device vanno usati da personale esperto e in pazienti accuratamente selezionate;
- i dati di efficacia del laser, e la sua particolare utilità nelle donne con pregresso carcinoma mammario, per le quali sono precluse altre terapie locali;
- perché la terapia biofisica deve integrarsi con altre forme di cura, come la somministrazione di lattobacilli volta a ripristinare il fisiologico microbiota vaginale;
- in base a quali parametri si deve profilare la terapia biofisica, adattandola alle esigenze della singola paziente.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone