Menopausa e atrofia vulvo-vaginale: un trattamento innovativo – Parte 5
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Menopausa e atrofia vulvo-vaginale: un trattamento innovativo – Parte 5
13/11/2018
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Sintesi del video e punti chiave
Nella puntata precedente abbiamo visto come l’ospemifene sia un farmaco molto efficace per la cura dell’atrofia vulvovaginale post-menopausale nelle donne che non possono o non vogliono assumere terapie ormonali, e non desiderano in alcun caso utilizzare prodotti direttamente in vagina. Abbiamo inoltre sottolineato come l’ospemifene sia adatto anche alle donne colpite da cancro al seno che abbiano completato le terapie adiuvanti. Nella quinta e ultima parte di questo video, la professoressa Graziottin illustra: - quali sono gli studi internazionali più importanti svolti sull’ospemifene; - i dati bio-istologici che dimostrano l’efficacia del farmaco; - in quali risultati clinici concreti si traducono queste indicazioni; - come migliora la sessualità della donna, misurata con il Female Sexual Function Index (FSFI); - i dati di sicurezza dell’ospemifene per la mammella e a livello di rischio tromboembolico; - gli effetti avversi più comuni; - perché, nel valutare un effetto avverso, è importante tenere presenti anche le eventuali patologie concomitanti; - le principali controindicazioni all’assunzione; - come l’ospemifene, se ben tollerato, possa essere assunto per anni, contribuendo così in modo stabile al benessere genitale e sessuale della donna in menopausa.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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