Mastociti, infiammazione e comorbilità del dolore viscerale
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Mastociti, infiammazione e comorbilità del dolore viscerale
18/09/2017
Prof.ssa Maria Adele Giamberardino Laboratorio di Fisiopatologia del dolore Ce.S.I.-Met e Dipartimento di Medicina e Scienze dell’invecchiamento Università “Gabriele D’Annunzio”, Chieti
Maria Adele Giamberardino Mastociti, infiammazione e comorbilità del dolore viscerale Corso ECM su "Il dolore vulvare dall'A alla Z: dall'infanzia alla post-menopausa", organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 7 aprile 2017
Sintesi del video e punti chiave
Il dolore viscerale è un sintomo cardine in medicina e una delle principali ragioni di consultazione clinica. In particolare, il dolore a partenza dagli organi riproduttivi femminili è una condizione estremamente frequente. Le patologie di questa natura – endometriosi, dismenorrea primaria, vulvodinia – coesistono spesso con condizioni dolorose a carico di altri distretti viscerali, come la sindrome dell’intestino irritabile e la sindrome della vescica dolorosa, e con dolori riferiti a livello muscolare. In questo video, la professoressa Giamberardino illustra: - la prevalenza della dismenorrea primaria, dell’endometriosi e del dolore pelvico cronico associato a vulvodinia; - come nelle comorbilità che coinvolgono visceri differenti, ma con innervazione sensitiva almeno parzialmente sovrapponibile, emerga spesso un quadro clinico noto come “iperalgesia viscero-viscerale”, ossia un’amplificazione esponenziale dei sintomi dolorosi derivanti dai singoli distretti interessati; - la fisiopatologia del dolore viscerale, con particolare attenzione ai processi infiammatori e al ruolo pro-infiammatorio, pro-angiogenico e pro-algogenico dei mastociti; - la crescente attenzione nei confronti dei composti come la palmitoiletanolamide (PEA), che modulano l’iperattivazione mastocitaria e possono quindi offrire un risultato terapeutico positivo laddove le cure antalgiche tradizionali non diano effetti consistenti e duraturi; - che cos’è la PEA e come agisce a livello biochimico; - come l’Università di Chieti abbia svolto uno studio sui benefici della PEA ultramicronizzata nella cura dell’endometriosi in comorbilità con calcolosi uretrale in un modello animale; - in che modo si è svolta la sperimentazione: fasi, modalità di somministrazione, parametri di valutazione (comportamentali, morfologici, biochimici), risultati; - come questo studio confermi il ruolo dei mastociti nell’infiammazione, nella sensibilizzazione centrale e nel dolore correlato a iperalgesia viscero-viscerale da endometriosi, e le potenzialità della PEA nel modulare tali processi; - il nuovo progetto di ricerca centrato sul dolore vulvare.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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