EN
Ricerca libera
Cerca nelle pubblicazioni scientifiche
per professionisti
Vai alla ricerca scientifica
Cerca nelle pubblicazioni divulgative
per pazienti
Vai alla ricerca divulgativa

Infezioni in gravidanza e rischio ostetrico: sintomi e segni da non perdere

  • Condividi su
  • Condividi su Facebook
  • Condividi su Whatsapp
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su Linkedin

Infezioni in gravidanza e rischio ostetrico: sintomi e segni da non perdere

01/12/2014
F. Murina
Infezioni in gravidanza e rischio ostetrico: sintomi e segni da non perdere
Corso ECM su “Dolore in ostetricia, sessualità e disfunzioni del pavimento pelvico. Il ruolo del ginecologo nella prevenzione e nella cura”, organizzato dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus, Milano, 6 giugno 2014

Sintesi del video e punti chiave

Il concetto di biofilm patogeno è destinato a modificare profondamente il trattamento delle infezioni: e questo è vero anche in gravidanza. In futuro, la qualità dell’approccio diagnostico e terapeutico in ostetricia dipenderà sempre di più da una corretta comprensione delle relazioni esistenti tra biofilm patogeni e infezioni vulvo-vaginali, e fra queste e il rischio ostetrico nelle sue varie declinazioni.
Che cosa lega queste tre variabili? Che cosa accade nella vagina aggredita dall’infezione? Quali sono gli strumenti diagnostici a nostra disposizione? Come si devono gestire le cure e il parto nei casi più seri?
In questo video, il dottor Murina illustra:
- l’ecosistema normalmente presente nella vagina di una donna in gravidanza;
- come il rapporto dinamico fra i germi commensali dell’ecosistema sano sia atto a proteggere il decorso della gestazione e il parto;
- tre indicazioni pratiche per valutare la situazione vaginale e individuare eventuali anomalie: misurazione del pH; esame microscopico a fresco delle secrezioni vaginali; valutazione delle secrezioni;
- perché l’esame colturale in questi casi non serve, e anzi può essere fuorviante;
- che cos’è la vaginosi batterica, da quali germi è caratterizzata e la sua prevalenza nelle diverse fasi della gravidanza;
- la relazione fra vaginosi batterica, rischio di parto prematuro e possibilità di lesioni neurologiche anche gravi nel neonato;
- i criteri di Amsel per la diagnosi della vaginosi batterica;
- come condurre un esame microscopico a fresco delle secrezioni vaginali, e lettura di alcuni preparati;
- come anche la vaginite aerobica sia contraddistinta da una flora vaginale anomala;
- i criteri per la diagnosi differenziale fra vaginosi batterica e vaginite aerobica;
- come gestire le cure e il parto in caso di condilomatosi florida ed herpes genitale;
- un mito da sfatare: la sterilità della placenta;
- un recente studio di Filippo Murina, Alessandra Graziottin, Franco Vicariotto e Francesco De Seta sull’uso dei lattobacilli vaginali a lento rilascio per la prevenzione della candidosi vulvovaginale (Can Lactobacillus fermentum LF10 and Lactobacillus acidophilus LA02 in a slow-release vaginal product be useful for prevention of recurrent vulvovaginal candidiasis? A clinical study. J Clin Gastroenterol. 2014 November/December;48 Suppl 1, Proceedings From The 7th Probiotics, Prebiotics & New Foods Meeting, held in Rome on September 8-10, 2013: S102-S105).

Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?

Iscriviti alla newsletter