EN
Ricerca libera
Cerca nelle pubblicazioni scientifiche
per professionisti
Vai alla ricerca scientifica
Cerca nelle pubblicazioni divulgative
per pazienti
Vai alla ricerca divulgativa

Depressione: i fattori prenatali

  • Condividi su
  • Condividi su Facebook
  • Condividi su Whatsapp
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su Linkedin

Depressione: i fattori prenatali

10/05/2022

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Sintesi del video e punti chiave

La depressione può avere radici lontane: i nove mesi della vita prenatale. Il cervello del feto si forma attivamente sin dalle primissime settimane di gestazione ed è molto sensibile a tutto ciò che accade nel corpo materno e nell’ambiente circostante. La salute della mamma, ma anche complicanze ostetriche come l’insufficienza placentare o il parto prematuro, possono comprometterne lo sviluppo, esponendolo al rischio di depressione dopo la nascita.
In questo video, la professoressa Graziottin illustra:
- come l’umore del feto, il suo livello di felicità o di tristezza, dipenda innanzitutto dalla salute fisica della madre;
- perché l’anemia materna da carenza di ferro è un fattore predisponente molto insidioso di depressione neonatale;
- da quale straordinario evento biologico sono mediati l’attaccamento fra la mamma e il suo bambino, e la capacità della donna di affrontare in modo positivo le difficoltà del puerperio;
- in che modo la prematurità interrompe la maturazione dell’attaccamento affettivo, contribuendo a determinare un rapporto d’amore potenzialmente meno intenso dopo il parto;
- come tutti questi fattori agiscano in modo ancora più potente qualora sussista una familiarità per la depressione;
- la conseguente opportunità di monitorare attentamente la gravidanza, per ottimizzarne il decorso e garantire così la massima protezione del nascituro dalla depressione in età infantile, adolescenziale e adulta.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone
Sullo stesso argomento per professionisti

Flash dalla ricerca medica internazionale

Aggiornamenti scientifici

Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?

Iscriviti alla newsletter