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Vestibolite vulvare: la candida può favorirla

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08/11/2018

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Da diversi mesi soffro di un persistente bruciore alle piccole labbra, più o meno all’entrata della vagina, che sembra aumentare quando sto seduta a lungo o in corrispondenza della fase post ovulatoria, prima del ciclo. Temo si possa trattare di vestibolite vulvare e vorrei discuterne con voi come esperti in materia. Inoltre combatto da decenni con recidive di candida. Ho 45 anni e tre aborti alle spalle sine causa. Placo il bruciore con gel idratanti, ma la qualità della mia vita è pessima, e i rapporti sessuali sono pressoché impossibili”.
A.L.
Gentile amica, basandoci sul racconto da lei fornito potrebbe effettivamente trattarsi di vestibolite vulvare, una patologia infiammatoria cronica del vestibolo vaginale, la cui diagnosi è clinica (sintomi di candida recidivante, bruciore persistente all’entrata vaginale, o vestibolo, riscontro di rossore a livello dell’introito vaginale associato a ipertono della muscolatura del pavimento pelvico).
Attenzione: la Candida recidivante può essere un segno molto preciso di ipertono del muscolo elevatore dell’ano, che fa parte del pavimento pelvico, e che chiude in basso il bacino circondando l’uretra, la vagina e l’ano. Quando è troppo contratto (“ipertono”), restringe l’entrata vaginale e favorisce le microabrasioni, al momento del rapporto, che mettono in contatto anche minime quantità di Candida presenti normalmente in vagina con il nostro sistema di difesa (”mastociti”): è questo che può scatenare sia l’infezione acuta, sia la reazione immunoallergica che provoca la vestibolite.
Considerando la natura infiammatoria, immunoallergica, e non solo infettiva della patologia, i tamponi colturali risultano essenzialmente negativi.
Le infezioni ricorrenti da Candida possono però predisporre allo sviluppo della vestibolite, se non adeguatamente trattate: lo conferma un’indagine italiana, condotta sotto l’egida della Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus e dell’Associazione italiana Vulvodinia in oltre venti centri in tutto il territorio nazionale, su oltre 1000 donne colpite da dolore vulvare. Ben il 29,1 per cento delle donne con i suoi stessi sintomi ha sofferto di candida recidivante che ha scatenato una risposta immunoallergica a livello del vestibolo vulvare: ecco perché ci sono tutti i sintomi che lei lamenta, ma i tamponi vaginali per la candida possono essere negativi o solo occasionalmente positivi. In animali da esperimento, al terzo episodio di vaginite da Candida compaiono tutti i sintomi e segni della vestibolite, a ulteriore conferma di questa stretta relazione patogenetica.
Si può guarire dalla patologia nel giro di alcuni mesi: è necessario instaurare un protocollo completo di farmaci (miorilassanti, antimicotici, antinfiammatori, probiotici intestinali) da associare a sedute di riabilitazione del pavimento pelvico (ben fatte!) e a norme dietetico-comportamentali (evitare zuccheri semplici e prodotti lievitati, prediligere biancheria intima di cotone o in fibroina di seta medicata, e capi di abbigliamento non aderenti). Un cordiale saluto.

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