Terapia ormonale sostitutiva: l’endometriosi non è una controindicazione
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«Gentile professoressa, ho 47 anni e a breve dovrò subire un’isterectomia per due miomi e una cisti endometriosica. Intendono lasciarmi l’ovaio destro. Le chiedo: una volta in menopausa potrò iniziare una terapia ormonale sostitutiva, oppure la TOS è controindicata dall’endometriosi? Grazie di cuore per tutto quello che fa per noi donne. Cordialmente». Lia
Terapia ormonale sostitutiva: l’endometriosi non è una controindicazione
17/03/2023
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
Gentile Lia, la ringrazio per le sue gentili parole e le do subito una buona notizia: l’endometriosi non è una controindicazione alla terapia ormonale sostitutiva. Solo si dovrà prestare attenzione al quadro clinico che emergerà dopo l’intervento chirurgico di rimozione dell’utero: vediamo insieme perché. In questo video illustro: - i diversi organi e distretti addominali che possono essere colpiti dall’endometriosi; - in quale specifico caso si parla, più propriamente, di “adenomiosi”; - come la composizione della TOS sia differente a seconda che, durante l’intervento, sia stato possibile eradicare completamente l’endometriosi, oppure no; - la formulazione che si può scegliere se l’endometriosi era limitata all’utero rimosso con l’isterectomia: cerotto con estradiolo; - come questa soluzione consenta di ottenere un ottimo controllo dei sintomi menopausali, senza rischi trombotici (grazie alla via di somministrazione transdermica) e, stando ai dati oggi disponibili, senza incremento del rischio di tumore della mammella rispetto al rischio basale (grazie alla presenza del solo estradiolo); - perché, nel caso in cui l’endometriosi colpisca altri organi e distretti dell’addome (come l’intestino o la zona ano-rettale), esiste la possibilità che l’intervento chirurgico non riesca a eradicare completamente la malattia; - la necessità, in questi casi, di integrare l’estradiolo con un progestinico, come il dienogest, che tenga sotto controllo le isole endometriosiche residue; - con quale periodicità può essere assunto il progestinico; - come questa terapia possa essere fatta a lungo, se nel corso dei controlli periodici dal ginecologo non emergono elementi nuovi di attenzione.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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