Sindrome di Sjögren: più probabile in chi è affetto da fibromialgia
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11/08/2022
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Commento a: Gau SY, Leong PY, Lin CL, Tsou HK, Wei JCC. Higher risk for Sjögren’s syndrome in patients with fibromyalgia: a nationwide population-based cohort study Front Immunol. 2021 Apr 12;12:640618. doi: 10.3389/fimmu.2021.640618. eCollection 2021
Valutare la correlazione tra fibromialgia e rischio di sindrome di Sjögren: è questo l’obiettivo dello studio retrospettivo coordinato da Shuo-Yan Gau, della Chung Shan Medical University di Taichung, a Taiwan. Al lavoro hanno partecipato anche il China Medical University Hospital di Taichung, il Taichung Veterans General Hospital, il Jen-Teh Junior College of Medicine di Houlong e la National Taichung University of Science and Technology. La sindrome di Sjögren è una patologia autoimmune in cui il sistema immunitario aggredisce le ghiandole lacrimali e salivari, determinando una ridotta produzione di lacrime e saliva e la comparsa di secchezza agli occhi (xeroftalmia) e della bocca (xerostomia). Lo studio è stato condotto su dati desunti dal Longitudinal Health Insurance Database (LHID) del Taiwan National Health Insurance (NHI) per il periodo 2000-2012, e suddivisi in due gruppi perfettamente simmetrici: - 74.853 pazienti affetti da fibromialgia (44.796 donne, 59.9%); - 74.853 controlli (stessa percentuale di donne). L’età media dei casi (51.2 ± 16.3 anni) era invece leggermente superiore a quella dei controlli (50.6 ± 16.7 anni). Questi, in sintesi, i risultati: - rispetto ai controlli, i pazienti affetti da fibromialgia hanno, indipendentemente dal genere, un rischio doppio di contrarre anche la sindrome di Sjögren (aHR 2.00, 95% CI, 1.52-2.61); - nei pazienti di età compresa fra i 20 e i 49 anni il rischio èpiù che triplo (aHR 3.07, 95% CI, 1.92-4.89). E’ altamente probabile che la maggiore vulnerabilità sia determinata dai fattori autoimmuni che possono sottendere la patologia primaria e dai meccanismi infiammatori che caratterizzano entrambe le condizioni.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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