L’osteoartrite (OA) è una patologia articolare progressiva che colpisce in particolare le persone di mezza età e gli anziani, influenzando in modo sostanziale la loro qualità di vita e la capacità di svolgere le attività quotidiane. Le donne in postmenopausa sono considerate un gruppo ad alto rischio a causa dei cambiamenti fisiologici associati alla menopausa, tra cui le fluttuazioni ormonali, nonché altri fattori come la degenerazione articolare legata all’età e l’aumentata sensibilità al dolore.
Gli anni di vita corretti per disabilità (Disability-Adjusted Life Years, DALY) sono una misura dell’impatto complessivo di una malattia su una popolazione. Essi quantificano la perdita di anni di vita in salute a causa di morte prematura o disabilità. Vengono calcolati sommando due componenti principali:
- Years of Life Lost (YLL): anni di vita persi a causa di morte prematura; si calcolano sottraendo l’età alla morte dall’età media di morte;
- Years Lived with Disability (YLD): anni di vita vissuti con una disabilità. Si calcolano moltiplicando il numero di persone che vivono con una disabilità per la durata della disabilità stessa, e per un peso che ne misura la gravità e ne riflette l’impatto sulla qualità della vita.
- confrontare l’impatto di malattie diverse e monitorare l’efficacia delle strategie di prevenzione e cura;
- definire le priorità degli investimenti in sanità pubblica.
Questi, in sintesi, i principali risultati:
- a livello globale, le donne in postmenopausa hanno presentato 14.258.581 casi incidenti, 278.568.950 casi prevalenti e 9.944.716 anni di vita corretti per disabilità per OA, con aumenti rispettivamente del 133,1%, 139,8% e 141,9% dal 1990;
- gli andamenti temporali dei tassi di incidenza, prevalenza e DALY standardizzati per età hanno mostrato un aumento a livello mondiale in tutte le categorie dello SDI e nella maggior parte delle aree geografiche prese in considerazione (ad eccezione dell’Asia centrale);
- in particolare, l’aumento più significativo è stato registrato nell’Asia orientale e nelle regioni dell’Asia-Pacifico ad alto reddito;
- la patologia ha fatto registrare un impatto mediamente più grave nelle aree con un BMI più elevato e con le maggiori disparità socio-demografiche; in particolare, nelle nazioni raggruppate nei quintili di SDI alto, medio-alto e medio, oltre il 20% dei DALY è riconducibile a un BMI elevato;
- l’impatto globale maggiore è dovuto alla OA del ginocchio, quello minore alla OA dell’anca;
- la OA della mano ha un’incidenza particolarmente elevata nelle donne più giovani, soprattutto intorno ai 55 anni.
- l’impatto dell’OA fra le donne in postmenopausa continua ad aumentare, con un impatto significativo sulla salute globale delle pazienti;
- il sovrappeso e le disuguaglianze socio-demografiche influenzano in misura determinante la diffusione e le conseguenze della malattia;
- sono necessari un monitoraggio e una gestione più efficaci dei fattori di rischio modificabili, adattamenti mirati degli stili di vita in base al peso corporeo, e interventi politici che tengano conto delle disparità socio-demografiche.





