Menopausa: la terapia ormonale sostitutiva riduce il rischio di patologie neurodegenerative
Condividi su
23/03/2023
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Commento a: Kim YJ, Soto M, Branigan GL, Rodgers K, Diaz Brinton R. Association between menopausal hormone therapy and risk of neurodegenerative diseases: implications for precision hormone therapy Alzheimers Dement (N Y). 2021 May 13;7(1):e12174. doi: 10.1002/trc2.12174. eCollection 2021
Studiare gli effetti della terapia ormonale sostitutiva sul rischio di Alzheimer e altre patologie neurodegenerative correlate all’età: è questo l’obiettivo dello studio di Yu Jin Kim e collaboratori, della University of Arizona a Tucson (Stati Uniti). Ai lavori hanno partecipato ricercatori del Center for Innovation in Brain Science, del Dipartimento di Neurologia, del Dipartimento di Farmacologia e del MD-PhD Training Program. Lo studio è stato condotto su un campione di 379.352 donne di età non inferiore a 45 anni, con un follow-up medio di 5.1 anni. L’impatto della TOS è stato studiato rispetto al rischio di: - demenza di Alzheimer; - altre forme di demenza; - morbo di Parkinson; - sclerosi multipla; - sclerosi laterale amiotrofica; - combinazioni di tali patologie. Questi, in sintesi, i risultati: - l’uso della TOS correla con una significativa riduzione del rischio di patologie neurodegenerative combinate (RR 0.42, 95% CI 0.40-0.43, P < 0.001); - le formulazioni a base di 17β-estradiolo e/o progesterone naturale sono quelle che determinano la riduzione più rilevante; - la somministrazione per via orale correla con un minore rischio di patologie combinate (0.42, 0.41-0.44, P < 0.001); - la somministrazione per via transdermica correla con un minore rischio di demenza in generale (0.73, 0.60-0.88, P = 0.001) e sclerosi multipla (0.55, 0.36-0.84, P = 0.005); - la maggiore riduzione del rischio di Alzheimer, altre forme di demenza e patologie degenerative in generale si registra nelle pazienti di età uguale o superiore a 65 anni; - la riduzione del rischio per patologie combinate, Alzheimer, altre forme di demenza e Parkinson è superiore se la terapia dura a lungo (più di un anno). In sintesi, la TOS correla in generale con una riduzione del rischio di patologie neurodegenerative, ma l’efficacia più elevata si registra: - nelle donne più anziane; - con l’uso di ormoni naturali; - con una maggiore durata della terapia.
FAIR USE: Il contenuto di questo lavoro è a libera disposizione per il download, la stampa e la lettura a titolo strettamente personale e senza scopo di lucro. Ogni citazione per finalità didattiche e/o scientifiche dovrà riportare il titolo del documento, il nome dell'autore (o degli autori), i dati del libro o della rivista da cui il lavoro è tratto, e l'indirizzo del sito (www.fondazionegraziottin.org).
ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
Vuoi far parte della nostra community e non perderti gli aggiornamenti?