Fibromatosi uterina: quando il sogno di maternità diventa difficile
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«Gentile professoressa, ho 40 anni e dall’età di 25 soffro di utero fibromatoso, con cicli abbondanti e prolungati. Da 12 anni assumo un analogo del GnRH, ma l’ultima densitometria ha riscontrato un'iniziale osteopenia. Da un po’ di tempo avverto anche dolori ossei tipo influenza, debolezza e stanchezza. Io e mio marito vorremo tanto un figlio, ma tutti i medici che mi hanno visitato hanno detto che, sia per l’età che per un utero così compromesso, una gravidanza è altamente improbabile. Spero in un suo riscontro, perché sono davvero sconfortata. Un cordiale saluto».
Fibromatosi uterina: quando il sogno di maternità diventa difficile
23/12/2022
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
Gentile amica, i consigli e le valutazioni dei medici che la seguono mi sembrano condivisibili: nel suo caso i margini di manovra per avviare con successo una gravidanza sembrano davvero limitati. Si possono invece cercare soluzioni alternative all’analogo del GnRH per consentirle di stare meglio e non sviluppare sintomi importanti come l’osteopenia. In questo video illustro: - i motivi ormonali per cui, con un utero in quelle condizioni, affrontare una gravidanza è non solo difficile ma anche pericoloso, per lei e per il piccolo; - come l’ulipristal acetato, ora rimesso in commercio con limitatissime indicazioni, fra le quali sembrerebbe ricadere proprio la sua situazione, possa rallentare l’evoluzione della fibromatosi e ridurre le emorragie; - in che modo integrare la terapia nel caso continuasse invece con l’analogo del GnRH; - come esistano difficoltà obiettive che, in certi casi, rendono irrealizzabile il sogno della maternità, perlomeno attraverso la modalità tradizionale; - le soluzioni alternative per avere, un giorno, una figlia o un figlio a cui donare amore e futuro.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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