La ricerca è stata condotta con la morfometria basata sui voxel (Voxel Based Morphometry, VBM), una tecnica di neuroimaging tridimensionale basata sul metodo statistico della mappatura statistica parametrica e specificamente sviluppata per studiare l’anatomia del cervello.
L’indagine ha coinvolto tre gruppi di persone, omogenee per sesso ed età:
- 21 affette da emicrania cronica senza aura;
- 21 affette da emicrania episodica senza aura;
- 21 controlli.
Questi, in sintesi, i risultati:
- in confronto ai controlli, i pazienti affetti da emicrania cronica mostrano un incremento del volume della materia grigia nell’amigdala e nel putamen;
- il volume della materia grigia nei pazienti affetti da emicrania episodica non differisce in misura significativa dai controlli;
- tuttavia, la frequenza degli attacchi di emicrania in entrambi i gruppi correla positivamente con il volume della materia grigia nel putamen, nel giro frontale e nel giro temporale, e negativamente nel cuneo sinistro;
- l’emicrania cronica appare associata a modificazioni strutturali delle regioni cerebrali coinvolte non solo nell’elaborazione dei segnali di dolore, ma anche nel vissuto affettivo e cognitivo del dolore stesso;
- i dati emersi dalla VBM, inoltre, supportano l’ipotesi che il dolore cronico alteri i meccanismi che sottendono la neuroplasticità;
- l’incremento del volume della materia grigia conseguente ai ripetuti attacchi di emicrania può riflettere un più generale rimodellamento nel sistema nervoso centrale, in grado di condurre a una sensibilizzazione cronica e una condizione simil-ictale permanente;
- questi risultati rafforzano la tesi secondo cui l’emicrania cronica costituisce una patologia cerebrale progressiva.