Valutare l’efficacia e la sicurezza del relugolix nel trattamento della dismenorrea e del dolore pelvico da endometriosi: è questo l’obiettivo dello studio di fase 2, multicentrico, randomizzato, contro placebo coordinato da Yutaka Osuga, del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Tokyo. Alla ricerca ha partecipato anche la Tottori University di Yonago, Giappone.
Il relugolix è un antagonista dell’ormone di rilascio delle gonadotropine che viene utilizzato nel trattamento del cancro alla prostata negli uomini e dei fibromi uterini nelle donne. Per 12 settimane i ricercatori giapponesi lo hanno sperimentato in tre diverse dosi, confrontandolo con il placebo e la leuprorelina acetato:
- relugolix per via orale: 10 mg (n = 103), 20 mg (n = 100) e 40 mg (n = 103) al giorno;
- placebo per via orale: (n = 97) al giorno;
- leuprorelina per via subcutanea: 3.75 mg (n = 80) al mese.
L’endpoint primario era la riduzione del punteggio medio del dolore su scala analogica visuale rispetto alla baseline.
Questi, in sintesi, i risultati. La riduzione media su VAS è stata di:
- 3.8 mm per il placebo;
- 6.2, 8.1 e 10.4 mm per il relugolix 10 mg, 20 mg e 40 mg;
- 10.6 mm per la leuprorelina.
I principali eventi avversi registrati con il relugolix, sempre in funzione della dose, sono:
- le vampate di calore;
- la metrorragia;
- la menorragia;
- le irregolarità mestruali;
- la perdita di massa muscolare.
L’efficacia e gli effetti collaterali della leuprorelina sono simili a quelli del relugolix 40 mg.
Il relugolix è un antagonista dell’ormone di rilascio delle gonadotropine che viene utilizzato nel trattamento del cancro alla prostata negli uomini e dei fibromi uterini nelle donne. Per 12 settimane i ricercatori giapponesi lo hanno sperimentato in tre diverse dosi, confrontandolo con il placebo e la leuprorelina acetato:
- relugolix per via orale: 10 mg (n = 103), 20 mg (n = 100) e 40 mg (n = 103) al giorno;
- placebo per via orale: (n = 97) al giorno;
- leuprorelina per via subcutanea: 3.75 mg (n = 80) al mese.
L’endpoint primario era la riduzione del punteggio medio del dolore su scala analogica visuale rispetto alla baseline.
Questi, in sintesi, i risultati. La riduzione media su VAS è stata di:
- 3.8 mm per il placebo;
- 6.2, 8.1 e 10.4 mm per il relugolix 10 mg, 20 mg e 40 mg;
- 10.6 mm per la leuprorelina.
I principali eventi avversi registrati con il relugolix, sempre in funzione della dose, sono:
- le vampate di calore;
- la metrorragia;
- la menorragia;
- le irregolarità mestruali;
- la perdita di massa muscolare.
L’efficacia e gli effetti collaterali della leuprorelina sono simili a quelli del relugolix 40 mg.
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