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Cura dei sintomi menopausali: perché è importante evitare le auto-prescrizioni

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«Ho 66 anni, e per molto tempo ho sofferto di un’atrofia vulvo-vaginale dovuta alla menopausa che i medici avevano sottovalutato. Ho iniziato a usare il prasterone, ma non ero del tutto soddisfatta a livello di sensibilità e così sono riuscita a ottenere il testosterone in crema. Mi chiedo se altri farmaci siano ancora più efficaci sulla vagina e sulle parti esterne, magari insieme al prasterone, e se possano servire anche terapie fisiche come la radiofrequenza o l’ossigenoterapia. Voi che cosa ne pensate?».

Cura dei sintomi menopausali: perché è importante evitare le auto-prescrizioni

31/03/2023

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

La risposta in sintesi

Gentile amica, la sua lettera riflette un atteggiamento non raro fra le donne della sua età, che tendono a curare di propria iniziativa i disturbi caratteristici della sindrome genito-urinaria della menopausa: la secchezza vaginale e vulvare, il prurito, il dolore ai rapporti. La mia unica raccomandazione è: mai cedere alla tentazione del “fai da te”. Le terapie sono numerose, e alcune possono certamente essere integrate (lo vedremo fra un attimo): ma per farlo occorrono competenza e una strategia clinica ben definita. Oggi i medici favorevoli alle terapie ormonali sistemiche e locali sono sempre più numerosi, e si tratta di professionisti con anni di studi alle spalle: non si può certo pensare di poterne fare a meno basandosi, per contro, sulle notizie più o meno attendibili che circolano in rete.
In questo video illustro:
- come il prasterone sia un farmaco di grande efficacia per i sintomi vaginali e uretrali della menopausa;
- che cos’è il prasterone, da chi è stato messo a punto e come agisce all’interno delle cellule;
- che cosa significa la parola “intracrinologia”, e quali implicazioni ha in termini di sicurezza;
- come per la vulva, l’ormone indicato sia il testosterone di derivazione vegetale in preparazione galenica;
- che cosa sono i farmaci “galenici”, da chi possono essere preparati e perché esistono;
- come la combinazione di testosterone galenico e prasterone abbia una precisa giustificazione terapeutica, una volta che il ginecologo abbia valutato tutte le variabili in gioco;
- le considerazioni di ordine anatomico e neurochimico che stanno alla base della prescrizione congiunta di estrogeni e testosterone per il miglioramento della lubrificazione vaginale e, quindi, della risposta sessuale.
In sintesi: i medici preparati conoscono le diverse opzioni farmacologiche, sanno condurre una visita rigorosa, sanno valutare indicazioni e controindicazioni, e dunque sono in grado di proporre la strategia di cura più efficace e sicura. Fidiamoci e affidiamoci a questi medici, ed evitiamo sempre e comunque le insidie dell’auto-prescrizione.

Realizzazione tecnica di Monica Sansone
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