Lo studio è stato condotto su MEDLINE, CINAHL, PubMed, EMBASE e Web of Science fino al 31 maggio 2021.
Sono stati selezionati 35 studi, per un totale di 28.438 pazienti (12.307 donne; età media: 46,6 anni; deviazione standard: 17,4 anni).
La prevalenza complessiva della cefalea era del:
- 47,1% (CI 95% 35,8-58,6) all’esordio dei sintomi o al ricovero ospedaliero;
- 10,2% (CI 95% 5,4-18,5) a 30 giorni;
- 16,5% (CI 95% 5,6-39,7) a 60 giorni;
- 10,6% (CI 95% 4,7-22,3) a 90 giorni;
- 8,4% (CI 95% 4,6-14,8) a ≥180 giorni dall’esordio o dalla dimissione ospedaliera.
Nella fase acuta, la cefalea era più frequente nei pazienti non ospedalizzati (57,97%) rispetto a quelli ospedalizzati (31,11%).
L’elevata frequenza di questo sintomo, soprattutto nei messi successivi all’infezione conclamata, impone di considerare il mal di testa come una delle manifestazioni più serie del Covid e del long Covid, e conferma la necessità, emersa anche da altri studi internazionali, di mettere a punto adeguate strategie di prevenzione e cura per proteggere il benessere e l’equilibrio psico-cognitivo delle persone colpite dal virus.