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Clitoralgia: indicazioni terapeutiche

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28/04/2016

Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano
Dott.ssa Dania Gambini
Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia, H. San Raffaele, Milano

“Mi è stata diagnosticata una vulvodinia di media gravità. Il maggior fastidio è localizzato sulla clitoride, ed è un problema che influenza anche la minzione. Non so come uscirne, perché qualunque ginecologo, quando dico che mi fa male la clitoride, non mi ascolta o non mi prende sul serio. Ho 21 anni e non ho mai avuto rapporti completi. Questa malattia mi sta devastando, perché nessuno sembra capire quello che ho. Che cosa devo fare?”.
M.C.
Gentile amica, la clitoralgia (dolore/bruciore in area clitoridea) è una forma di vulvodinia che si può presentare come sintomo isolato oppure, più frequentemente, associato alla vestibolodinia provocata (a livello del vestibolo vaginale, ovvero l’introito della vagina).
Sul nostro sito può trovare diverse schede mediche sull’eziopatologia di questo disturbo.
Da un punto di vista terapeutico la clitoralgia può rispondere bene al protocollo completo per la vestibolodinia provocata. In alcuni casi risulta necessario aggiungere farmaci per il controllo del dolore neuropatico, per il coinvolgimento delle terminazioni del nervo pudendo di cui l’area clitoridea è particolarmente ricca.
Sono necessari diversi mesi per il miglioramento e la risoluzione della sintomatologia, a cui possono contribuire in modo significativo sedute di riabilitazione del pavimento pelvico. Un cordiale saluto.
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