Attività ovarica residuale e primi sintomi menopausali: come affrontare un difficile momento di transizione
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«Ho 54 anni, ma non sono ancora in menopausa. Ho cicli ravvicinati e dolorosi, ma anche vampate, sintomi cognitivi, perdite di memoria, dolori articolari. Non ho mai preso contraccettivi, perché mio marito è sterile. Per superare questa fase, la ginecologa mi ha prescritto una pillola con estradiolo e dienogest. Il problema è che nei due giorni di sospensione ho mal di testa, dolori addominali, nausea, e le solite vampate. La dottoressa ha detto che posso sopportare per due giorni, ma io i quei due giorni sto davvero malissimo, mentre quando prendo la pillola sto bene. Spero in una vostra opinione, grazie mille».
Attività ovarica residuale e primi sintomi menopausali: come affrontare un difficile momento di transizione
01/03/2024
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
Gentile amica, il suo è un quadro clinico delicato: da un lato, le ovaie funzionano ancora, sia pure in modo irregolare, provocando mestruazioni anticipate (polimenorrea), abbondanti e dolorose; dall’altro, iniziano a manifestarsi i tipici sintomi della menopausa: insonnia, vampate, tachicardie notturne, dolori articolari, disturbi genitali. Mi sento però di tranquillizzarla: non è affatto necessario star male, sia pure per due giorni soltanto. La soluzione c’è, ed è semplice: basta assumere in modo continuativo, ossia senza pause, il contraccettivo che le ha correttamente prescritto la sua ginecologa. In questo modo la copertura ormonale sarà costante, e lei starà bene tutti i giorni del mese. In questo video illustro inoltre: - perché è opportuno che la somministrazione dell’estradiolo avvenga con cerotto transdermico; - i benefici dell’assunzione continuativa del dienogest; - come questa terapia-ponte possa essere mantenuta anche in menopausa; - l’imminente uscita di una nuova TOS a base di estetrolo, del tutto sicura per il seno.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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