Atrofia vulvo-vaginale: sgombriamo il campo dai pregiudizi contro gli ormoni
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«Ho 69 anni e da cinque circa soffro di atrofia vulvare curata con gel locali. Ultimamente i disturbi sono peggiorati e i rapporti sono più dolorosi. La ginecologa mi ha prescritto degli ovuli vaginali a base di estriolo: leggendo però le possibili reazioni avverse, e avendo fatto la TOS per 5 anni dopo la menopausa, non li metto. Ci sono altre soluzioni? Grazie».
Atrofia vulvo-vaginale: sgombriamo il campo dai pregiudizi contro gli ormoni
24/11/2023
Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
La risposta in sintesi
Gentile amica, l’atrofia di cui lei soffre si inquadra nella sindrome genito-urinaria della menopausa, che include anche secchezza vaginale, cistiti e altri disturbi urinari. Attenzione, però: il suo messaggio rivela una diffidenza del tutto immotivata. Aver fatto la TOS sistemica non è una controindicazione alla terapia ormonale locale, a meno che la donna non abbia avuto un cancro dell’endometrio nei cinque anni precedenti o un cancro al seno, per il quale permane la controindicazione generale agli ormoni. In questo video illustro: - come i sintomi genito-urinari della menopausa tendano a peggiorare nel tempo, se non si fa una terapia ormonale almeno locale; - le soluzioni: estrogeni naturali o sintetici (estradiolo, estriolo, promestriene) e prasterone (DHEA sintetico) per l’atrofia vaginale; testosterone in pomata per l’atrofia vulvare; - l’approvazione “senza limiti di tempo” concessa al prasterone dalla Food and Drug Administration statunitense, proprio per il suo eccezionale profilo di sicurezza; - come l’estriolo sia mille volte più leggero dell’estradiolo e, in combinazione con una minima quantità di testosterone sulla vulva, consenta di recuperare una buona vita sessuale, se desiderata; - in quali casi può essere opportuno ricorrere anche alla riabilitazione fisioterapica dei muscoli del pavimento pelvico; - che cosa dicono le linee guida attuali sulla durata della terapia ormonale sistemica, e le controindicazioni maggiori a tale forma di cura; - l’importanza di associare ai farmaci stili di vita impeccabili (movimento fisico mattutino, alimentazione equilibrata, poco alcol, zero fumo), per essere protagoniste in prima persona della propria salute.
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ATTENZIONE: Ogni terapia va individualizzata e monitorata in ciascuna paziente dal medico specialista esperto nel campo. Queste schede informative non possono in alcun modo sostituirsi al rapporto medico-paziente, né essere utilizzate senza esplicito parere medico
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